19 Aprile 1995

19 aprile 1995

Attentato di Oklahoma City.

Timothy McVeigh, ex soldato americano vicino agli ambienti dell’estrema destra come la Liberty Lobby, tramite un’autobomba distrugge la sede dell’FBI di Oklahoma City, capitale dello Stato dell’Oklahoma, provocando 168 vittime. Fino a quel momento è il più grave attentato subìto dagli Stati Uniti.

 

19 Aprile 1968

19 Aprile

A Valdagno (VI) un corteo di quattromila persone, di cui metà donne, abbatte la statua del fondatore della dinastia tessile cittadina: Gaetano Marzotto. Alle cariche della polizia, Valdagno brucia per una violenta sommossa.

La protesta delle lavoratrici comincia la settimana precedente con uno sciopero selvaggio, in cui gli operai e le operaie picchettano i gradini della fabbrica impedendo l’ingresso anche agli impiegati.

Il 19 Aprile viene indetto un altro sciopero, ma sui gradoni della fabbrica ci sono i carabinieri già dalle 7 di mattina.

Gli animi si scaldano in fretta, e un brigadiere dei carabinieri in borghese comincia a picchiare gli operai con una catena con lucchetto. Cominciano le cariche; da una parte le catene, dall’altro un lancio di uova.

Alle 9:15 arriva la celere e cerca di disperdere la folla con i lacrimogeni e pasanti cariche, la situazione sembra calmarsi.

Alle 14 però esce il direttore amministrativo della Marzotto, il padrone della fabbrica. Alla sua vista la folla impazzisce: sfonda i cancelli e riesce a sfondarli.

Due operai vengono arrestati, e i sindacati, senza consultare gli operai, cercano di trattare il rilascio con la promessa di sciogliere la manifestazione.

La folla insorge, cominciano scontri violenti con la polizia: cariche e nuovi lanci di lacrimogeni, a cui gli operai rispondono con un fitto lancio di sassi. Nel frattempo i manifestanti girano per la città con un auto munita di altoparlante per invitare i cittadini a scendere in piazza in solidariertà degli operaio e delle operaie.

Molti studenti, tra cui anche alcuni ragazzini provenienti dall’Università di Sociologia di Trento, aderiscono: la statua di Marzotto, fondatore della fabbrica, viene abbattuta.

La rivolta viene sedata intorno alle 22 con l’arrivo dei caschi blu da Padova: arresteranno 200 operaio e disperderanno la folla con bombe lacrimogene e anche con vere e proprie bombe a mano.