31 gennaio 1968

31 Gennaio 1968

I Viet Cong attaccano l’ambasciata statunitense di Saigon: è l’inizio dell’Offensiva del Tet.

Gli attacchi delle forze comuniste colpiscono praticamente tutte le maggiori città del Vietnam del Sud e raggiungono inizialmente notevoli successi cogliendo impreparate le forze americane e sudvietnamite. Dopo violenti scontri e pesanti perdite per entrambe le parti, le forze americane e sudvietnamite riprenderanno il controllo della situazione, riconquistando le posizioni inizialmente perdute.

L’offensiva del Tet è un momento decisivo della guerra del Vietnam; nonostante il mancato successo militare, costituisce una grande vittoria morale e propagandistica per i Viet Cong e il Vietnam del Nord e provocherà una grave crisi politica e psicologica negli Stati Uniti. Entro poche settimane il presidente Lyndon Johnson deciderà di ritirarsi dalla vita politica e di arrestare l’escalation, iniziando colloqui di pace.


31 Gennaio 1953

Un’inondazione nel Mare del Nord provoca 1800 morti in Olanda e più di 300 nel Regno Unito.

L’inondazione è causata dalla combinazione di una alta marea primaverile con un forte ciclone extra-tropicale abbattutosi sul mare del Nord. L’onda di tempesta causa, in alcune zone, l’alzamento del livello del mare di oltre 5,6 m al di sopra del valore medio, travolgendo le difese marine e causando ingenti allagamenti.

I Paesi Bassi, paese con il 20% della superficie al di sotto del livello medio del mare e con il 50% inferiore ad 1 metro, subisce i danni maggiori contando 1 836 morti, soprattutto nella provincia della Zelanda.

In Inghilterra ci sono 307 morti nelle contee Lincolnshire, Norfolk, Suffolk e Essex. 19 morti si registrarono in Scozia e 28 in Belgio, nella provincia delle Fiandre Occidentali.

Oltre 230 vittime si hanno in mare aperto. Il traghetto Princess Victoria naufraga nel canale del Nord con 133 persone a bordo; stessa sorte tocca a diversi pescherecci invece nei pressi delle coste colpite dalla tempesta.

In conseguenza delle catastrofiche conseguenze dell’inondazione molti Stati adotteranno dei sistemi di protezione delle coste. I Paesi Bassi in particolare, caratterizzati da una maggiore esposizione ai fenomeni marini, svilupperanno il cosiddetto piano Delta, attuato nella zona del delta del Reno, della Mosa e della Schelda, consistente in un rafforzamento delle difese esistenti e nella costruzione di un esteso sistema di dighe e paratoie mobili a protezione delle aree più depresse. In Inghilterra invece saranno realizzate le chiuse sul Tamigi e quella sull’estuario Humber. In Belgio il disastro ispirerà una valutazione globale delle difese marine del Paese, il cosiddetto piano Sigma, ma il progetto verrà avviato solo nel 1976 dopo aver subito un’altra devastante inondazione.