3 Maggio 1968

3 Maggio 1968

Per la prima volta dopo il Medio Evo la polizia occupa l’Università di Parigi. Comincia il Maggio Francese.

Nel cortile della Sorbona, assalita dalle forze dell’ordine parigine, gli ultimi partecipanti all’incontro dell’Unef, contro il terrore fascista e la repressione poliziesca, aspettano con calma i pullman che li condurranno al posto di ‘combattimento’.

Il 3 maggio si ha l’ evacuazione forzata del cortile della Sorbona e vengono arrestati alcuni fra le centinaia di studenti di Nanterre e Parigi che stanno tenendo un comizio di protesta. A questo punto iniziano gli scontri con la polizia. Il presidente De Gaulle e il primo ministro Pompidou, si dimostrarono incapaci di qualsiasi reazione oltre gli interventi repressivi. Vengono incendiate le prime auto nel Quartiere Latino e le forze di polizia procedono alla condanna di alcuni studenti, la cui sentenza fa salire maggiormente la tensione tra i ragazzi che organizzano una manifestazione di solidarietà per i condannati, una vera e propria guerriglia urbana nella quale si registrano barricate, auto rovesciate e lacrimogeni e che termina con oltre 400 arresti, 600 studenti e 300 poliziotti feriti.

Versione originale della Canzone del Maggio di Fabrizio De André con il testo non censurato.

3 Maggio 1920

3 Maggio 1920

Andrea Salsedo, anarchico di origine italiana, muore precipitando dal quattordicesimo piano del Park Row Building, dove erano siti i locali dell’Fbi a New York.

Salsedo nasce il 21 settembre 1881 a Pantelleria (in provincia di Trapani), ove si avvicina ai movimenti politico riformisti a soli tredici anni. Figura carismatica in quegli anni, e sicuramente di ispirazione per Salsedo, è Luigi Galleani, confinato politico, che progetta e successivamente realizza una sorta di scuola popolare (precisamente Circolo Sociale) frequentata da alcuni giovani panteschi, nella quale potessero reciprocamente discutere di politica, anarchia e radicalismo sociale. Andrea Salsedo diventò uno dei più assidui frequentatori della contrada Velcimursà, in cui Luigi Galleani trasferì la base “logistica” del Circolo Popolare, grazie anche alla benevolenza dei fratelli Valenza che al Galleani donarono una casa proprio a Velcimursà.

Trascorsi gli anni al Circolo Sociale, Andrea Salsedo partì per gli Stati Uniti d’America per giungere a New York intorno al 1910. Proprio qui incontra una vecchia conoscenza pantesca Luigi Galleani. I due lavorano a un’idea comune, un’informazione alternativa per gli anarchici newyorkesi, la rivista Cronaca Sovversiva. Dopo anni Salsedo, residente ormai a New York, oltre a fare l’editore e il sindacalista anarchico scrisse alcuni articoli per il giornale diretto dal Galleani. Poco tempo dopo il Dipartimento di Giustizia Americano, incluse in una lista di sovversivi anarchici che fuggirono oltre il Rio Bravo per evitare la chiamata alle armi, Andrea Salsedo, Roberto Elia, Luigi Galleani, Bartolomeo Vanzetti, Nicola Sacco e molti altri. Gli agenti dei servizi segreti incominciarono così a pedinare proprio Salsedo e il compagno Elia.

Il 25 febbraio 1920, riuscirono ad arrestare i due per interrogarli su alcuni opuscoli sovversivi dal titolo Il piano e le parole. Salsedo (a cui fu negata la possibilità di telefonare al proprio avvocato) fu trattenuto e sottoposto a interrogatori, nei quali (secondo la testimonianza di un altro fermato) fu sottoposto a metodi brutali. Il 3 maggio 1920 morì precipitando dal quattordicesimo piano del Park Row Building, dove erano siti i locali dell’Fbi. L’Fbi dichiarò trattarsi di suicidio, e il Dipartimento di Giustizia e la Polizia di New York negarono con fermezza ogni responsabilità nella sua morte.