5 Maggio 1981

5 maggio

Dopo 66 giorni di sciopero della fame, Bobby Sands, attivista dell’IRA, muore nell’ospedale del carcere di Maze, noto anche come Long Kesh, in Irlanda del Nord. L’episodio scatena la protesta di molte persone nel mondo.

La notizia della sua morte scatenerà rivolte tra gli abitanti dell’Irlanda del Nord che dureranno diversi giorni.
Il giorno del suo funerale, a Belfast, sul percorso del corteo funebre, oltre 100.000 persone si schiereranno fino al cimitero cattolico di Milltown, dove sono sepolti tutti gli attivisti dell’IRA.

Dopo Bobby Sands moriranno in carcere altri nove uomini (6 dell’IRA e 3 dell’INLA) tra Maggio e Agosto 1981; questo rese Sands e gli altri nove come martiri, portando molte persone a simpatizzare con l’IRA e a schierarsi contro il governo britannico.


5 Maggio 1972

5 Maggio

A Pisa, per impedire il comizio elettorale di Beppe Niccolai (MSI), esponenti di Lotta Continua danno vita ad una manifestazione. Durante gli scontri con le forze dell’ordine l’anarchico Franco Serantini, 20 anni, viene percosso duramente e arrestato. Morirà in carcere due giorni dopo per trauma cranico.

Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia; durante una delle innumerevoli cariche Franco Serantini, anarchico ventenne, viene circondato da un gruppo di celerini del Secondo e del Terzo plotone della Terza compagnia del I Raggruppamento celere di Roma, sul lungarno Gambacorti, e pestato a sangue.

Successivamente viene trasferito prima in una caserma di polizia e poi al carcere Don Bosco, dove, il giorno dopo, viene sottoposto ad un interrogatorio, durante il quale manifesta uno stato di malessere generale che il Giudice e le guardie carcerarie e il medico dottor Mammoli del carcere non giudicano serio.

Il 7 maggio, dopo due giorni di agonia, Serantini viene trovato in coma nella sua cella e trasportato al pronto soccorso del carcere. Muore alle 9,45.

Le indagini per scoprire i responsabili della morte di Serantini affogano nella burocrazia giudiziaria italiana e nei “Non ricordo” degli ufficiali di PS presenti al fatto. I sessanta uomini del Secondo e del Terzo plotone della Terza compagnia del I Raggruppamento celere di Roma che sono i protagonisti della vicenda scompaiono nelle nebbie delle stanze della magistratura.