1 Gennaio 1994
L’EZLN rende nota la sua presenza nello Stato del Chiapas (Messico) e si presenta al mondo iniziando 12 giorni di conflitto armato.
Nonostante l’EZLN si formi il 17 Novembre 1983 (ricorrenza tutt’oggi festeggiata) grazie all’unione di gruppi combattenti e politici, è soltanto il 1 Gennaio 1994 che si presentano al mondo, proprio lo stesso giorno in cui Messico, Usa e Canada fanno entrare in vigore il NAFTA (North American Free Trade Agreement), noto in spagnolo come TLC (Tractado de Libre Comercio), un accordo commerciale per agevolare gli scambi tra questi paesi.
Si fanno conoscere in Chapas: i combattenti indigeni, indossando passamontagna e fazzoletti per coprire il volto, prendono sette comuni del Chiapas (San Cristóbal de Las Casas, Altamirano, Las Margaritas, Ocosingo, Oxchuc, Huixtán e Chanal).
Dal comune di San Cristóbal, il subcomandante Marcos legge la prima dichiarazione della Selva Lacandona, nella quale l’EZLN dichiara guerra al governo del Messico e annuncia libertà, giustizia e democrazia per tutti i messicani che ne abbiano bisogno.
Viene anche preso prigioniero l’ex-governatore del Chiapas, il generale Abasolón Castellanos Domínguez: verrà giudicato e condannato da un tribunale del indigeno, e in seguito lasciato senza alcuna lesione o ferita.
Già il giorno successivo l’esercito messicano riprenderà il controllo dei centri urbani chiapanechi, mentre i guerriglieri si ritirano nella selva.
I combattimenti continueranno comunque per dodici giorni, mentre la popolazione civile (nonostante fosse perlopiù schierata con l’EZLN) chiedeva un cessate il fuoco, e termineranno soltanto quando il presidente Carlos Salinas de Gortari, al suo ultimo anno di mandato, accetterà la proposta dell’EZLN di un dialogo con la mediazione della diocesi di San Cristóbal.