25 Agosto 2003

Il ministero degli Interni francese esegue la consegna straordinaria del’ex brigatista rosso Paolo Persichetti all’Italia.

Aggirando tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni europee sulle estradizioni, Persichetti viene scambiato sotto il Monte Bianco, per dare all’opionione pubblica una sembianza di colpevole per l’omicidio appena avvenuto dell’economista Marco Biagi.

Persichetti faceva parte dell’Unione dei Comunisti Combattenti, un’organizzazione legata alle Brigate Rosse (per molti versi una sua derivazione) del gruppo storico. Viene condannato a 22 anni di carcere per concorso morale nell’omicidio del generale Licio Giorgieri.
Viene incarcerato in Italia, dove resta fino al 22 Marzo 2014. Nel 2005, in carcere, scrive “Esilio e castigo. Retroscena di un’estradizione“, edito da “La città del sole” e con la prefazione di Gilles Perrault e di Erri De Luca.


25 Agosto 1972

A Parma Mariano Lupo viene ucciso da un gruppo di neofascisti mentre sta andando al cinema.

Mario (Mariano) Lupo sta andando al cinema con due amici, Alfonso Piazza e Giancarlo Ablondi. Viene pugnalato al cuore. Nel pomeriggio una decina di neofascisti aveva raggiunto Lupo in un bar. L’avevano insultato e circondato. Uno degli aggressori, Edgardo Bonazzi aveva minacciato Lupo con un coltello.

l capo dell’Ufficio politico della Questura di Parma, in un rapporto interno datato qualche giorno prima dell’omicidio ma ignorato dallo stesso questore, denunciò fornendo i nomi dei responsabili l’esistenza di «vero e proprio piano di provocazione e intimidazione di chiaro stile fascista, messo in atto di recente a Parma da un gruppo di fanatici allo scopo di fomentare disordini».

Il processo per l’omicidio si tiene ad Ancona e non a Parma. Polizia e magistratura cercano in ogni modo di ricondurre l’omicidio a una semplice rissa (viene ipotizzato il movente passionale), nonostante i tentativi dell’avvocato dei famigliari di Lupo.

Una lapide commemorativa verrà posta dove venne commesso l’omicidio. Alla sua memoria è stato intitolato lo storico circolo dell’estrema sinistra parmense.


25 Agosto 1944

Parigi viene liberata dagli Alleati.


25 Agosto 1944

Eccidio di Torlano di Nimis.

L’eccidio di Torlano di Nimis è un crimine di guerra della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, che ha luogo il 25 agosto 1944 nella frazione di Torlano (comune di Nimis).

L’eccidio viene compiuto da membri delle Waffen-SS tedeschi e cosacchi, nonché da collaborazionisti italiani. Vengono rastrellati e trucidati 33 civili, inclusi donne e bambini. Il relativo fascicolo di indagine sarà rinvenuto soltanto nel 1994 all’interno del cosiddetto armadio della vergogna, un armadio rinvenuto nel 1994 in un locale di palazzo Cesi-Gaddi (sede di vari organi giudiziari militari) in via degli Acquasparta nella città di Roma con le ante di apertura rivolte verso il muro; vi erano contenuti 695 fascicoli d’inchiesta e un Registro generale riportante 2274 notizie di reato, relative a crimini di guerra commessi sul territorio italiano durante l’occupazione nazifascista.

Le vittime sono:

  1. Alfredo Bazzaro
  2. Francesco Blasutto
  3. Romilda Biasutto
  4. Bruno Comelli
  5. Giannina Comelli
  6. Giobatta Comelli
  7. Giovanni Comelli
  8. Idelma Comelli
  9. Luciano Comelli
  10. Rita Comelli
  11. Rosa Comelli
  12. Stefano Comelli
  13. Vittorio Comelli
  14. Giuseppe Cussigh
  15. Antonio De Bortoli
  16. Bruna De Bortoli
  17. Luciano De Bortoli
  18. Maria De Bortoli
  19. Oneglio De Bortoli
  20. Silvano De Bortoli
  21. Vilma De Bortoli
  22. Virginio De Bortoli
  23. Ruggero Dri
  24. Ferruccio Dri
  25. Teresina Dri
  26. Giovanni Pellegrini
  27. Santa Perlin
  28. Valentino Pertossi
  29. Luigi Saracco
  30. Gelindo Sommaro (38 anni)
  31. Anna Antonia Vizzuti
  32. Lucia Vizzuti (moglie di Giobatta Comelli)
  33. Lucia Vizzuti (moglie di Ruggero Dri)