31 Agosto 1967

Tamara Bunke, più famosa con il nome di Tania la Guerrigliera, viene uccisa in un’imboscata al guado di Puerto Mauricio, lungo il Rio Grande in Bolivia con altri guerriglieri.

Tamara nasce in Argentina figlia di genitori tedeschi e comunisti che si erano auto-esiliati in Argentina durante il nazismo.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale la famiglia fa ritorno in Germania, nella DDR, dove coltivano il sogno di costruire il socialismo.

Tamara rimane molto legata all’America Latina e studia lingue romanze, tanto da diventare interprete del governo durante la visita dei capi di stato stranieri. È in occasione di una di queste visite che conosce Ernesto Guevara.

L’incontro la spinge a trasferirsi a Cuba e a dedicare la sua vita alla Rivoluzione Cubana.

Fa l’agente segreto in Bolivia per preparare il terreno a Che Guevara e poi guerrigliera con il nome di battaglia “Tania”, esperienza che la condurrà alla morte.

Nel mio podcast Se un ribelle spento ho dedicato una puntata alla vita di Tamara Bunke:


31 Agosto 1939

Truppe tedesche, travestite con delle divise polacche, attaccano la stazione radiofonica di Gleiwitz. Hitler usa questo finto attentato come pretesto con l’opinione pubblica per giustificare l’invasione della Polonia e quindi lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Alla fine di luglio Hitler aveva chiesto all’Abwehr, il servizio d’intelligence militare tedesco, di aiutare Reinhard Heydrich a preparare un’operazione speciale: dovevano essere reperite 150 uniformi polacche, armi e libretti paga dell’esercito polacco forniti dal capo del servizio segreto ammiraglio Wilhelm Canaris, e messi a disposizione a 364 dei suoi uomini capitanati dall’Obergruppenführer Alfred Naujocks[4], alcuni dei quali avrebbero dovuto conoscere la lingua polacca. Gli elementi del Sicherheitsdienst, il servizio segreto delle SS, così camuffati, avrebbero avuto l’incarico di compiere azioni di attacco o di sabotaggio alle installazioni tedesche che si trovavano sul confine con la Polonia ed in particolare fu scelta la stazione radio sita a Gleiwitz, nella regione della Slesia.

Questa prevedeva l’esplosione di colpi di arma da fuoco a vuoto contro altri elementi dell’SD, con indosso uniformi delle guardie di confine tedesche, l’occupazione della stazione radio e l’interruzione dei programmi allo scopo di trasmettere un messaggio antitedesco; per rendere maggiormente credibile l’accaduto furono prelevati prigionieri dai tratti slavi dai campi di concentramento, i quali, dopo essere stati vestiti con le uniformi polacche, sarebbero stati uccisi, lasciati sul posto come prova dell’aggressione polacca a beneficio dei fotografi e dei cronisti stranieri fatti arrivare sul posto come prova dell’incursione polacca in territorio tedesco.

Alle ore 20:00 del 31 agosto, quando già da molte ore Hitler aveva ordinato l’attacco contro la Polonia che avrebbe avuto inizio alle ore 04.45 del giorno successivo, Naujocks ed i suoi 12 insorti simularono l’assalto alla stazione[4] e, dopo avere interrotto il programma in quel momento in onda, misero in atto il piano: dal microfono furono udite grida, spari e messaggi sediziosi rivolti alle minoranze polacche nella Germania orientale affinché prendessero le armi contro i tedeschi[3]. Prima che la squadra dell’SD si allontanasse, vennero lasciati sul posto alcuni cadaveri come prova dell’avvenuto incidente[3].

Immediatamente la macchina della propaganda si mise in moto e le fonti tedesche comunicarono che:

«La stazione radio di Gleiwitz è stata presa d’assalto da un gruppo di insorti polacchi e momentaneamente occupata»

e che questi erano stati

«ricacciati oltre confine dagli agenti del posto di polizia di frontiera; nello scontro a fuoco uno degli insorti è stato ferito mortalmente»

Il mattino del 1º settembre, ad attacco già in corso, i giornali uscirono con la notizia della provocazione polacca mentre Hitler, durante la lettura alla nazione del messaggio di entrata in guerra, denunciò altri 13 attacchi ad installazioni tedesche.

La torre della radio, miracolosamente, scampò alle distruzioni della guerra ed è tuttora visibile, anche se non più funzionante dal 2004.