18 Aprile 1975
Rodolfo Boschi viene ucciso dall’agente Orazio Basile con un colpo alla testa mentre cerca di difendere un compagno che viene sprangato da 9 poliziotti in borghese.
Il 18 aprile, a Firenze, per protestare contro l’assassinio di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, l’ANPI organizza una manifestazione di protesta in Via Nazionale, a poche centinaia di metri dalla sede del MSI, in Piazza Indipendenza. Rodolfo Boschi, impiegato dell’ENEL del servizio d’ordine del PCI, interviene per difendere un compagno, sprangato da una squadra di 9 individui in borghese (si tratta di poliziotti) e lo stesso fa Francesco Panichi, dell’Autonomia Operaia.
La polizia spara e l’agente Orazio Basile uccide Rodolfo Boschi, colpito al capo e ferisce Francesco Panichi, ferito all’ascella (molto vicino al cuore). La responsabilità dei fatti sarà scaricata su Panichi, mandato in galera con una condanna a 10 anni.
Orazio Basile, l’agente che ha sparato, viene condannato a otto mesi con la condizionale per “eccesso colposo di legittima difesa”.
Nessuno è Stato. Non è Stato nessuno.
Omicidi di Stato.