28 Febbraio 1947
Si verifica l’incidente di Taiwan. Inizia una rivolta popolare contro la Repubblica di Cina.
È una sollevazione anti-governativa che ha inizio a Taiwan e che viene violentemente soppressa dal governo del Guomindang, causando la morte di molti civili. Questo incidente segna l’inizio del Terrore bianco a Taiwan, durante il quale migliaia di taiwanesi scompaiono e altri vengono uccisi o imprigionati.
Taiwan, dopo cinquanta anni di governo giapponese, nel 1945 era stata posta sotto il controllo amministrativo della Repubblica di Cina dalla United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA). Due anni di amministrazione da parte del partito del Guomindang diedero l’impressione ai taiwanesi che questo partito fosse affetto da nepotismo, corruzione e che fosse la causa dei fallimenti economici: per tale motivo nacquero delle tensioni tra i taiwanesi e la Repubblica di Cina, che sfociarono in una aperta rivolta, causata dal contrasto tra una venditrice di sigarette e un ufficiale anti-contrabbando, che durò diversi giorni e che fu violentemente soppressa dalle forze armate della Repubblica di Cina.
Nell’anniversario dell’evento, nel 1995, il presidente Lee Teng-hui tratta l’argomento per la prima volta: da allora l’evento è apertamente commemorato e discusso, anche se i suoi dettagli sono ancora soggetti ad indagine. Il “Giorno della memoria della pace” è stato istituito per commemorare l’evento: in questo giorno il Presidente della Repubblica di Cina si riunisce con altri ufficiali per suonare una campana commemorativa in onore delle vittime, e, inchinandosi alle famiglie delle vittime, consegna loro un certificato attestante l’innocenza dei rivoltosi. Monumenti e parchi commemorativi in onore delle vittime dell’incidente sono stati istituiti in diverse città taiwanesi, tra cui Kaohsiung e Taipei.