5 Febbraio 1994

5 Febbraio 1994

Si consuma la strage del mercato coperto di mula Mustafe Bašeskije nella Sarajevo assediata ormai da due anni: muoiono 69 persone ed almeno 200 rimangono ferite.

Tra le 12:10 e le 12:15, una granata lanciata da un mortaio da 120 mm esplode nel mercato affollato nel centro di Sarajevo. Personale di soccorso e personale dell’ONU accorrono sul luogo per soccorrere le numerose vittime civili, mentre si diffondono le prime immagini del massacro.

Le prime ricostruzioni dell’attacco attribuiscono il lancio del colpo di mortaio alle forze del governo bosniaco. Un rapporto inizialmente diramato dall’UNPROFOR sosterrà che il proiettile proverrà dalle posizioni tenute dal governo bosniaco. Un successivo e più dettagliato rapporto dell’UNPROFOR evidenzierà degli errori nei calcoli balistici effettuati nel primo rapporto, concludendo che non era possibile definire quale fazione avesse lanciato l’ordigno.

Nel gennaio 2003, nel corso del processo tenuto al tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia contro Stanislav Galić, il generale serbo a comando dell’esercito serbo-bosniaco durante l’assedio di Sarajevo, verrà decretato che il colpo è stato esploso dalle forze serbe schierate sulle colline attorno alla città.

Galić sarà condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità.

5 Febbraio 1991

04 febbraio

I Queen pubblicano Innuendo, l’ultimo album prima della morte di Freddie Mercury, avvenuta dieci mesi dopo.