26 Gennaio 1979
Il giornalista Mario Francese viene assassinato a colpi di pistola davanti a casa.
Aveva cominciato la carriera come telescriventista dell’ANSA, poi collabora come giornalista sul quotidiano “La Sicilia”di Catania.
Dopo una parentesi nell’ufficio stampa nell’Assessorato ai Lavori Pubblici della regione Sicilia, collabora con “Il giornale di Sicilia” di Palermo, occupandosi della cronaca giudiziaria e del fenomeno mafioso.
Si occupa della strage di Ciaculli, del processo ai Corleonesi del 1696 a Bari, dell’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo. Fu l’unico giornalista ad intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella.
Con il suo lavoro Francese analizza profondamente l’organizzazione mafiosa, le famiglie e i capi, soprattutto quelle corleonesi legate a Luciano Liggio e Totò Riina.
Francese paga con la vita, ad appena 54 anni, il suo coraggio e il suo fiuto di cronista. La sera del 26 Gennaio 1979 viene ucciso davanti a casa.
Per l’assassinio verranno condannati Totò Riina, Leoluca Bagarella (esecutore materiale), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano.
Nella sentenza d’appello si legge che le motivazioni erano state:
Il movente dell’omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un’approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni ’70
Il 3 settembre 2002 si suicida il figlio trentaseienne Giuseppe, che per anni si era dedicato a inchieste sulla ricostruzione dell’omicidio del padre.