25 gennaio 2016

25 Gennaio 2016

Giulio Regeni scompare al Cairo.

Giulio Regeni era uno studente del Girton College, nel Regno Unito, ed era in Egitto per svolgere una ricerca come dottorando sui sindacati indipendenti egiziani dopo la rivoluzione del 2011.

Il corpo verrà ritrovato mutilato e mezzo nudo, compatibile con un’ipotesi di tortura; ecchimosi come dopo un grave pestaggio, lividi per calci, pugni ed aggressione con un bastone. Più di 25 fratture ossee (tra cui 7 costole rotte, tutte le dita delle mani e dei piedi, e ancora gambe, braccia e scapole, oltre a 5 denti rotti). Coltellate multiple, comprese le piante dei piedi.

Morirà per una vertebra cervicale spezzata e per la grave emorragia cerebrale che ne conseguirà.

Inizialmente le autorità egiziane garantiranno piena collaborazione ma tale collaborazione verrà smentita immediatamente: gli investigatori italiani interrogheranno pochi testimoni e soltanto per qualche minuto (e dopo gli interrogatori delle autorità egiziane); le riprese di videosorveglianza della metropolitana dove Regeni viene visto per l’ultima volta verranno cancellate e saranno negati i tabulati telefonici del quartiere dove viveva il ricercatore e della zona dove verrà trovato il cadavere.

A tuttora non sono noti i nomi dei colpevoli, nonostante Amnesty Internetional e i governi di mezzo mondo stiano facendo pressione all’Egitto per conoscere la verità; l’ipotesi più accreditata è che Giulio venga ucciso per qualcosa che aveva scoperto durante la sua ricerca all’interno del mondo dei sindacati indipendenti.


25 gennaio 1995

25 Gennaio 1995

Eric Cantona, reagisce agli insulti razzisti di un supporter del Crystal Palace, colpendolo con un calcio in faccia.

Il tifoso, identificato poi nel ventenne Matthew Simmons, era già conosciuto per le sue simpatie verso il National Front britannico oltre che per le intemperanze sui campi di calcio.

Nonostante la giustizia ordinaria abbia condannato Cantona, sarà la storia ad assolvere il campione francese.