25 Luglio 1943

Benito Mussolini viene sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo che vota l’ordine del giorno Grandi, e successivamente viene arrestato a Villa Savoia dai capitani dei Carabinieri Paolo Vigneri e Raffaele Aversa e sostituito al governo da Pietro Badoglio; questo fatto segna la caduta del fascismo.

Dopo la votazione del Gran Consiglio del Fascismo che di fatto gli toglie la fiducia, Mussolini va a Villa Savoia (oggi Villa Ada, all’epoca residenza privata del sovrano) per un colloquio con il re, accompagnato dal suo segretario De Cesare.

Il re gli comunica la sua sostituzione con il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, e lo fa arrestare all’uscita della villa al termine del colloquio da ufficiali dei Carabinieri che lo trasportano con un’ambulanza militare alla caserma della Scuola Allievi Carabinieri di Roma.

Non si sa nulla dell’arresto dell’ex duce fino alle 22:45, quando la radio interrompe le trasmissioni per trasmettere il comunicato:

“Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato di Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini, ed ha nominato Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato, il Cavaliere, Maresciallo d’Italia, Pietro Badoglio.”

Alla notizia dell’arresto di Mussolini si crea un clima festoso in molte parti d’Italia, che danno vita spesso a manifestazioni spontanee nelle piazze dei paesi.

La più celebre è la pastasciuttata organizzata dalla Famiglia Cervi a Campegine. Con un rapido passaparola, assieme ad altre famiglie del paese, viene cucinata della pastasciutta condita con burro e formaggio (un pasto molto lussuoso mentre si combatte la seconda guerra mondiale) e portata in paese nei bidoni del latte.

C’era la fame e tanta voglia di rinascita, si credeva che fosse la fine del fascismo e della guerra, era la prima volta che ci si riuniva spontaneamente in piazza dopo vent’anni di adunate di regime e di divieti al dissenso.

Il 25 Luglio 1943 è il momento di pace prima della tempesta: per la fine del fascismo e la fine dell’incubo ci vorranno ancora venti mesi: l’armistizio dell’8 Settembre, l’occupazione tedesca e la Repubblica di Salò, le brigate partigiane e la lotta di liberazione.

Per approfondire la lotta di Liberazione puoi ascoltare il mio podcast della serie Se un ribelle spento su Spotify: