8 Marzo 1972
Durante la giornata della donna a cui partecipa anche Jane Fonda, a Roma, le manifestanti vengono caricate e disperse dalla polizia.
Si tiene a Roma in piazza Campo de’ Fiori la manifestazione della giornata della donna: vi partecipa anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronuncia un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia è schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestanti inalberano cartelli con scritte inconsuete e «scandalose»: «Legalizzazione dell’aborto», «Liberazione omosessuale», «Matrimonio = prostituzione legalizzata», e viene fatto circolare un volantino che chiede che non siano «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l’intero processo della maternità».
Quelle scritte sembrano intollerabili, perché la polizia carica, manganella e disperde le manifestanti.
L’origine della festa della donna è comunista e socialista. Nessun incendio della fabbrica di camicie Cotton, che non è mai esistito. Si festeggia l’8 Marzo in ricordo della Rivoluzione Russa di Febbraio.
La mimosa? Un’iniziativa dell’Unione Donne Italiane, nata nel 1944 da appartenenti a PCI, PSI, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro. Non è da usare con leggerezza. Negli anni 50 distribuire la mimosa era un gesto atto a turbare l’ordine pubblico, secondo il ministro Scelba.