28 Novembre 2016

28 Novembre 2016

Disastro aereo del volo LaMia 2933: un Avro RJ85, con a bordo 81 persone, fra le quali la squadra di calcio brasiliana del Chapecoense, si schianta vicino a Medellín in Colombia.

Il BAe146 era decollato dall’aeroporto internazionale di Viru Viru alle 18:18 (UTC-4) con circa un’ora di ritardo rispetto al previsto e venne autorizzato a salire fino a FL280 lungo l’aerovia UA301. Secondo il piano di volo il BAe avrebbe dovuto fare uno scalo tecnico all’Aeroporto di Cobija per fare rifornimento di carburante. Il comandante decideva però di proseguire direttamente fino all’aeroporto di destinazione poiché se avesse effettuato lo scalo tecnico l’aeroporto di Rionegro sarebbe stato trovato chiuso.

Alle 22:00 (UTC-5) a circa 20 km dall’aeroporto di Rionegro il velivolo incominciava la discesa durante la quale piloti chiedevano al controllo del traffico aereo di poter effettuare un circuito di attesa per risolvere dei problemi all’impianto elettrico. Dopo aver effettuato due giri, il BAe cominciava a perdere progressivamente quota per poi scomparire dai radar e precipitare sul fianco di una montagna a Cerro Gordo nella municipalità di La Unión.

Per accertare le cause dell’incidente veniva nominata una inchiesta presieduta dall’Autorità dell’Aviazione Civile Colombiana (CCCA) con il supporto tecnico della AAIB e della BAE Systems.

Nella mattinata del 29 novembre il responsabile dell’inchiesta affermava che sul luogo dell’incidente non c’erano tracce di combustibile nel velivolo al momento dell’incidente e che entrambe le scatole nere erano state recuperate in buone condizioni. Da alcune evidenze raccolte nei giorni successivi all’incidente la tesi della mancanza di carburante si faceva strada nelle varie ipotesi sui motivi dell’incidente, sostenuta anche da alcune dichiarazioni in tal senso rilasciate dall’assistente di volo sopravvissuto all’incidente.