8 Dicembre 2005

8 Dicembre 2005

Il movimento No Tav, in Val Susa, libera il cantiere di Venaus.

Alle 10:30 della mattina viene convocata una manifestazione nella Piazza della Stazione di Susa. Le strade che portano al cantiere sono tutte bloccate dalla polizia.

Alla testa della manifestazione ci sono i sindaci, preceduti da una schiera di giornalisti e cameraman; poi un grosso container, che servirà come primo tassello del presidio permanente. Dietro ancora tutte le persone, almeno 10.000.

Quando il corteo raggiunge il bivio dei Passeggeri, i sindaci cercando di contrattare con la polizia la possibilità di far scendere al cantiere il container e una delegazione, mentre tutto attorno la manifestazione spinge per passare il blocco.

Le cariche della polizia vengono respinte, nonostante i molti feriti (Nicoletta Dosio avrà il naso rotto da una manganellata).

Dalle curve sopra le collinette si scattano foto e si fanno riprese, ma soprattutto si incita a non mollare l’azione, dalla casa accanto al blocco vola qualche vaso di terracotta all’indirizzo della polizia, un anziano no tav colpisce un poliziotto con l’ombrello.

All’improvviso il corteo si divide, prosegue verso Giaglione e si riversa dalla montagna attraverso i sentieri, mentre comincia a nevicare.

Il cordone della polizia non tiene più, e si apre per far passare il resto del corteo. Viene abbattuta la rete che recinta il cantiere.

La prima pagina dei quotidiani, la prima notizia dei tg ed ogni discussione è aperta dalla notizia “La Valle di Susa si è ripresa Venaus”, questo è il risultato di quell’8 dicembre, nel nome della dignità di un popolo che diventa comunità in lotta, che sa diventare movimento, che se serve sa come e quando combattere.


8 Dicembre 1980

8 Dicembre 1980

John Lennon viene assassinato a New York.

Alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre si accinge a rincasare con la moglie e si trova di fronte all’ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiede, sulla 72ª strada, nell’Upper West Side a New York), John Lennon viene ucciso da un venticinquenne malato di mente di nome Mark Chapman, che esplode contro di lui cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte (il quinto colpo non va a segno) mentre esclama: «Hey, Mr. Lennon».

Uno dei proiettili trapassa l’aorta e Lennon fa in tempo a fare ancora qualche passo mormorando «I was shot…» [Mi hanno sparato] prima di stramazzare al suolo perdendo i sensi.

Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perde conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove verrà dichiarato morto alle 23.07.