14 Febbraio 1975
Il concerto di Lou Reed al Palalido di Milano viene interrotto da alcuni contestatori che distribuiscono volantini contro l’organizzatore dell’evento: due persone ferite, impianti sonori spaccati, sedie e scene devastate, strumenti musicali rotti.
La Stampa definisce i contestatori “Situazionisti”; stanno protestando contro l’organizzazione del concerto di Lou Reed, David Zard, ebreo accusato di essere stato un torturatore nelle forze di Moshe Dayan, storico generale israeliano della Guerra dei Sei Giorni.
Ad aprire il concerto dell’ex Velvet Underground c’è Angelo Branduardi. Quando finisce, alle 22, cominciano gli attacchi al palco: alcuni manifestanti coperti da fazzoletti con spranghe e bastoni entrano nella sala e cominciano a colpire all’impazzata, mentre fanno piovere sul palco bulloni, pietre, bottiglie, lattine di benzina, sacchi di plastica pieni di liquidi vari, ed altri oggetti.
Il bilancio finale sarà di due persone ferite (il ventunenne Antonello De Florentis, colpito da una spranga, e il ventiquattrenne Francesco Fontana, da una bastonata), e di danni per decine di milioni: impianti sonori spaccati, sedie e scene devastate e strumenti musicali rotti.
Nessuno dei responsabili viene identificato, anche se La Stampa attribuisce l’attacco ai Situazionisti, un gruppo (o una serie di gruppi) di estrema sinistra, almeno secondo il socialdemocratico della Regione Lombardia e impresario Leo Wachter:
“Siano manipolati e foraggiati da ben precisi interessi mediorientali e agiscano nel quadro di una ondata di antisemitismo, come del resto altri recenti episodi sembrano confermare”
Già nel Novembre 1974 si era parlato di loro, quando devastarono la sala del Teatro Massimo dove si esibiva Gato Barbieri.