18 Gennaio 1977

Luciano Re Cecconi, calciatore della Lazio, viene ucciso dal gioielliere Bruno Tabocchini con un colpo di pistola. Il calciatore stava per scherzo fingendo una rapina.

Quella sera Luciano Re Cecconi sta andando alla gioielleria di Bruno Tabocchini con due amici, il compagno di squadra Pietro Ghedin e il profumiere romano Giorgio Fraticcioli. La gioielleria è in una zona tranquilla e decentrata e il trio deve consegnare soltanto alcuni campioni di profumo.

Luciano Re Cicconi è uno dei giocatori più storici della Lazio, che tre anni prima ha vinto il suo primo storico scudetto.

Proprio per questo, per la sua popolarità, entrando nella gioielleria si alza il bavero della giacca e grida: «Fermi tutti! Questa è una rapina!».

Tabocchini, il gioielliere, ha subito una rapina l’anno prima e non esita: estrae una Walther 7,65 e gli spara al petto.

Morirà la sera stessa del 18 Gennaio 1977 all’ospedale San Giacomo di Roma.

Il gioielliere verrà assolto 18 giorni dopo, per “aver sparato per legittima difesa putativa”.

Figlio di un muratore, cresciuto nell’hinterland milanese, Luciano Re Cecconi deve il suo cognome a un particolare episodio capitato ai suoi avi, come ebbe a ricordare in un’intervista a Franco Melli: “Quel Re davanti al mio cognome, è un regalo del re. Vittorio Emanuele II passò per Busto Arsizio e per Nerviano e gradì la buona cucina, l’accoglienza ricevuta. Allora volle beneficiare la gente delle nostre campagne lombarde con un dono simbolico ma indelebile. Così, i Cecconi diventarono pomposamente Re Cecconi, i David Re David, in base al riconoscimento stampato. Il regalo di Vittorio Emanuele II, trasmesso di generazione in generazione, l’ho accolto con orgoglio. È una ricchezza che il mondo non potrà mai portarmi via. Ho il cognome ornato. E suona bene”.

Ancora adolescente, iniziò a lavorare come carrozziere nell’officina del cugino, allenandosi nel tempo libero che gli rimaneva fino a quando lo stipendio da calciatore non gli permise di lasciare la sua occupazione per dedicarsi a tempo pieno allo sport.