7 Gennaio 2015

Attacco terroristico nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi. I morti sono 12. È l’attentato con un maggior numero di vittime, in Francia, dal 1961, superato solo dagli attentati del 13 Novembre 2015.

L’attentato viene rivendicato da Al-Qāʿida nella Penisola Arabica (o Ansar al-Sharia), branca yemenita, e oltre ai dodici morti colpisce, ferendole, altre undici persone.

Fino al Novembre dello stesso anno resta l’attentato terroristico con il maggior numero di vittime dal 1961.

Intorno alle 11:30 due uomini armati di fucili AK-47 entra negli uffici del giornale; si dichiarano affiliati di Al-Qaeda e costringono la disegnatrice Corinne Rey di inserire il codice numerico per entrare nella sede del giornale. La disegnatrice verrà poi rilasciata.

Una volta all’interno i due uomini aprono il fuoco contro i dipendenti urlando Allāhu Akbar (“Allah è grande”).

Poi escono e fuggono su una Citroën C3 di colore nero dopo aver ucciso Franck Brinsolaro, un poliziotto responsabile della sicurezza del giornale.

Sulla Boulevard Richard-Lenoir si imbattono in un veicolo della polizia, sparandogli e uccidendo con un colpo alla testa un poliziotto ferito a terra, il brigadiere Ahmed Merabet, quarantaduenne di religione musulmana, sposato e padre di due figli.

Nei pressi della Porte de Pantin rubano un veicolo a un civile, affermando di essere due terroristi della cellula yemenita di Al Qaeda. La Citroën viene abbandonata all’incrocio tra la Rue de Meaux e l’Avenue Secrétan nel XIX arrondissement di Parigi.

I dodici sono:

  • Stéphane Charbonnier (Charb), direttore e disegnatore del Charlie Hebdo;
  • Jean Cabut (Cabu), vignettista;
  • Georges Wolinski, vignettista;
  • Bernard Verlhac (Tignous), vignettista;
  • Philippe Honoré, vignettista;
  • Mustapha Ourrad, curatore editoriale;
  • Elsa Cayat, psicanalista e giornalista;
  • Bernard Maris, economista professore all’Università di Parigi;
  • Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du Carnet de voyage;
  • Frederic Boisseau, addetto alla manutenzione;
  • Ahmed Merabet, agente di polizia in servizio nell’XI arrondissement di Parigi;
  • Franck Brinsolaro, ufficiale del servizio di protezione, guardia del corpo di Charb.

Gli autori della strage nella sede di Charlie Hebdo sono i fratelli Saïd Kouachi, nato il 7 settembre 1980, e Chérif Kouachi, nato il 29 novembre 1982, jihādisti franco-algerini di Gennevilliers.

Un terzo uomo, il diciottenne Hamyd Mourad, verrà sospettato di aver aiutato i fratelli Kouachi a compiere la strage, ma si consegnerà poi alla polizia spontaneamente avendo un alibi.

Nel 2008 Chérif Kouachi era stato arrestato per terrorismo e condannato a tre anni di reclusione in quanto membro del gruppo terroristico di Abu Musab al-Zarqawi che reclutava e inviava estremisti combattenti in Iraq.