Falce e coltello
Falce e coltello – Diario di un omicidio. Amore e politica negli anni di piombo è un romanzo di Ferruccio Fabilli pubblicato da Intermedia Edizioni nel 2013.
Romano è un professore e aspirante giornalista di un paese in provincia di Firenze, Brevia di Sotto. Siamo subito dopo la Strage di Piazza della Loggia del 1978. Una notte Graziano, iscritto all’Università di Medicina, viene assassinato nella piazza del paese. Oltre che studente era anche interessato alla politica di estrema sinistra. Romano comincia ad indagare tra i suoi compaesani seguendo anche i giornalisti professionisti inviati per indagare l’accaduto.
Ho cominciato a leggere questo romanzo per il sottotitolo, che mi ha incuriosito molto: “Amore e politica negli Anni di Piombo”. E’ un periodo della storia italiana che mi incuriosisce molto e mi ha incuriosito molto come poteva svolgersi la vicenda. Lotte tra fascisti e brigate rosse, investigazioni tra lotta armata e stragi di Stato… Nel romanzo non c’è nulla di tutto questo. Il romanzo è ben scritto, ma la trama è lenta e poco avvincente; non parla di politica, se non marginalmente e in maniera banale. Non c’è critica né analisi di una situazione politica unica in Europa, che ha fatto di un’epoca di stragi e di strategia della tensione la testimonianza della fine di un’epoca di rivoluzioni sognate e mai realizzate.
Ferruccio Fabilli è uno scrittore di storia locale, e non riesce ad uscirne: non riesce nemmeno a rendere un paese di provincia il centro della cronaca nera nazionale come spesso succede nel nostro ridicolo giornalismo italiano, come ci insegna Bruno Vespa e le ricostruzioni sui suoi plastici.
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