Recensione de Il passo in più di Francesco Pierucci
Il passo in più è un romanzo di Francesco Pierucci pubblicato da Nulla Die Edizioni nel 2017.
Il protagonista di questo libro è uno scrittore di successo che riesce a scrivere e a pubblicare un bestseller con il suo primo romanzo, e poi non riesce più a scrivere nulla. Per quanto ci provi passano i mesi e nessun capolavoro prende più vita dai tasti della sua macchina da scrivere. Per recuperare l’ispirazione si lancia in un viaggio on the road attraverso un paesaggio che potrebbe essere americano ma che non viene specificato dall’autore. Il lungo viaggio lo porta a incontrare strani personaggi che gli permettono di stendere alcune brevi bozze di romanzi, inseriti all’interno della narrazione.
L’autore scrive bene e in maniera corretta, ma tutto il romanzo mi è sembrato molto affrettato e poco approfondito: si parla del best seller pubblicato ma non si parla di quello che l’autore vive in quel momento, tutto il viaggio un the road dovrebbe essere un viaggio tributo ai miti cinematografici e letterari a stelle strisce e invece sembra soltanto un esercizio di stile (peraltro appena sufficiente, perché poco approfondito), mentre la trama sembra una veloce discesa da percorrere per arrivare alla fine del libro.
Gli assurdi personaggi incontrati lungo il percorso sono divertenti, ma non cambiano di una virgola la mentalità del protagonista.
L’idea di fondo non è male, e Francesco Pierucci avrebbe potuto anche creare un bel romanzo: però avrebbe dovuto realizzare un pesante lavoro di editing sul testo per approfondire tutte le vicende che coinvolgono il protagonista.
Anche gli intermezzi nella narrazione in cui lo scrittore stende le sue bozze di romanzo sono solo bozze delle bozze, mentre avrebbero potuto essere un piacevole intermezzo.
Un romanzo di formazione dovrebbe far crescere il protagonista e cambiarlo attraverso la narrazione: il protagonista senza nome di questa storia lo conosciamo in due dimensioni e lo lasciamo con la stessa profondità.