Notturno #2
La luce sembra essere sempre troppo lontana per noi. Notte. Anche di giorno, quando la luce ci fa male, con la sua forza che mai riusciremo a imitare… Ecco l’uomo, l’onore e la fierezza di essere perdenti.
Di avere paura di questa nostra cecità, di cercare con violenza la luce per capire cosa ci circonda, e poi la violenza della luce… E siamo ancora più sperduti.
Buio, buio e qualche luce lontana.
Tremiamo al freddo della nostra solitudine.
Come un tunnel, di cui scorgiamo la luce alla fine, la luce dell’ennesima falsa verità.
Poi gli occhi si abituano all’oscurità.
I suoni ci riportano indietro, riconoscendo noi e i nostri simili: nient’altro che belve.
Risveglio da un sogno.
Notturno e insonne.
Navigherò la notte
Neffa