5 Maggio 1972
Marco Pisetta viene rilasciato e fugge all’estero.
Tre giorni dopo il blitz di via Boiardo, il probabile infiltrato Marco Pisetta viene subito rimesso in libertà, e con l’aiuto di agenti del Sid (il servizio segreto militare) fugge all’estero, dove comincia a compilare un memoriale da brigatista pentito.
È già evidente che, per quanto clandestine, le BR sono molto “permeabili”.
Pisetta era entrato nei Gap feltrinelliani a Trento, dove aveva conosciuto Curcio; e dopo la morte dell’editore-guerrigliero, attraverso Curcio era entrato nelle BR.
Dopo quattro mesi verrà ricattato in modo analogo dal SID, che gli farà firmare un memoriale di 92 pagine con linee politiche, strutture, nomi.
“Sono ritornati i due del SID, e mi hanno presentato un plico di fogli scritti a macchina, dicendomi di ricopiare tutto a mano sotto forma di una mia confessione spontanea […]. In verità non era una confessione e non era neanche spontanea, tanto che parecchie delle cose che ho ricopiato mi erano del tutto sconosciute.”
Testi
- Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse
- Sergio Flamigni, La sfinge delle Brigate Rosse. Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti.
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