Il broglio
Il broglio è un “romanzo simultaneo” uscito pochi giorni dopo le elezioni del 2006, da un autore anonimo chiamato “Agente Italiano”, probabilmente un giornalista ben introdotto nell’ambiente della politica che non ha trovato le prove per rendere pubblico il reportage.
Viene anche chiamato romanzo di fantapolitica: i personaggi sono fittizi, ma la storia è terribilmente vera. Quantomeno plausibile.
Agente Italiano avanza l’ipotesi che durante le elezioni del 2006, vinte dal centro-sinistra, ci siano stati dei brogli. Che la “rimonta” della fazione di Silvio Berlusconi sia avanzata troppo durante lo spoglio rispetto agli exit-poll e ai sondaggi delle organizzazioni specializzate… E le schede bianche, storicamente attestate intorno all’8%, drasticamente calate tra l’1 e il 2%…
Da questo romanzo è stato tratto il film-documentario “Uccidete la democrazia” del 2006. Che potete assolutamente perdervi.
I personaggi de “Il broglio”
- il Tycoon: Silvio Berlusconi
- il Curato: Romano Prodi
- il Baffo: Massimo D’Alema
- il Secco: Piero Fassino
- Pietro Livornesi: Giuseppe Pisanu
Citazioni da “Il broglio”
“Il fatto era che metà di loro era cresciuto con la convinzione mai dichiarata che l’immarcescibile Partito democratico-cristiano fosse alla fine un male da accettare, quasi inevitabile, che truccava le carte, ma che proprio così facendo ti difendeva dal peggio. Come se fossimo un paese del Sudamerica che grazie a loro, allo scudo crociato e agli araldi della dottrina sociale della Chiesa ci eravamo evitati le rivoluzioni permanenti, i sandinisti, i generali e Pinochet, e le camere di tortura e gli stadi pieni di prigionieri, e i desaparecidos. In cambio, dovevamo solo chiudere gli occhi, fare finta di niente.”
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