Sventura
Sventura è un romanzo di Chuck Palahniuk pubblicato da Mondadori Strade Blu nel 2014, secondo romanzo della serie cominciata con “Dannazione“.
Madison Spencer, la bambina di 13 anni morta e finita all’inferno è di nuovo con noi: dopo Halloween rimane sulla Terra come una sorta di fantasma. Sarà condannata a rimanerci per un anno intero, in una sorta di transizione, di purgatorio. Scopriremo novità sulla sua adolescenza e delle motivazioni che l’hanno condannata alla dannazione eterna.
Che dire di questo romanzo? Dannazione parlava dell’Inferno; Sventura del Purgatorio. Il prossimo sarà il paradiso, per compiere questa incredibile e assurda Divina Commedia. Cosa c’entra Dante Alighieri con Chuck Palahniuk? Assolutamente nulla. La protagonista è una bambina fuori di testa, senza guida. Virgilio si spaventerebbe a passeggiare con Madison Spencer. L’unica affinità che vedo con l’opera di Dante è che l’Inferno (Dannazione) è un capolavoro. Il purgatorio (Sventura) un po’ meno. Ma nessuno è perfetto. Magari è solo la mia avversione per Dio. Più si ascende e meno mi piace.
Citazioni da “Sventura”
“Perché le idee precipitose di un aspirante benefattore si traducono sempre negli ideali della civiltà entrante?”
“Vi prego di riconoscere un dato di fatto: le persone non cambiano con il tempo. Gli anziani, in realtà, sono monelli invecchiati. E viceversa i giovani non sono che vegliardi immaturi.”
“Chi ha una felice vita domestica non si imbarca per andarsene in Alaska o alle Galapagos. Non si congeda dagli amati familiari per isolarsi in laboratori e studioli. Nessuna persona psicologicamente equilibrata si esporrebbe ai raggi X, tipo Marie Curie, fino a restarne avvelenata. La civilizzazione è un processo che i disadattati asociali impongono al resto dell’umanità comune, tollerante e ancorata ai valori della famiglia. Solo i miserabili, i falliti, gli emarginati, possono starsene chini per giorni e giorni ad osservare le abitudini riproduttive delle salamandre. O a studiare un bollitore del té. L’avanguardia, in ogni campo, è opera dei solitari, dei senza-amici, degli esclusi. Il progresso è sempre il prodotto di gente impopolare. Una persona innamorata – con genitori affettuosi, attenti e che non siano divi del cinema – non potrebbe mai scoprire la gravità. Solo la profonda tristezza porta al vero successo.”
“Non è di grande conforto, di fronte alla morte, chi ti assicura che tu sei soltanto una difettosa variazione della vita giunta al termine del suo vicolo cieco evolutivo.”
“Impossibile sapere quali accordi complicati si stringono due persone per restare sposati più di dieci minuti.”
“Quel che imparai è che non è mai troppo tardi per salvare qualcuno. Ed è sempre troppo tardi. E quante probabilità si hanno di poter fare qualche differenza?”
“Ciò che fa dell’autunno una tragedia è la nostra pretesa che l’estate duri in eterno”
“Per le tue pubbliche relazioni non c’è opportunità migliore di quella offerta da qualcosa da salvare e da amare intensamente per un mese per poi seppellirlo davanti alle cineprese con un sontuoso funerale.”
“La gente ha esternalizzato le abilità con cui un tempo si esprimevano le emozioni. Il pubblico ha subappaltato l’espressione di sé. Tutto l’amore dev’essere mediato da bigliettini d’auguri, diamanti prodotti alla catena di montaggio o buquet di rose di coltivazione industriale composti con professionalità.”
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