17 Settembre 1970
Prime azioni di Guerriglia Urbana delle Brigate Rosse.
Franceschini e Mara Cagol, utilizzando bidoni di benzina e ordigni incendiari, danno alle fiamme la serranda del box-auto del capo del personale della Sit-Siemens Giuseppe Leoni, in via Moretto da Brescia.
L’attentato viene “firmato” con la sigla BR e col simbolo dell’organizzazione, una stella a cinque punte.
Benché lavori ancora alla Sit-Siemens, Moretti è del tutto estraneo alla primissima azione delle BR, delle quali non fa parte: dopo avere lasciato il CPM accusando Simioni di inconcludenza, sembra essersi ritirato a vita privata.
Ricorda Franceschini:
«Non solo io, ma anche Margherita Cagol e altri
di noi, sospettavamo che il dissidio tra Moretti e Simioni fosse stato una messinscena collegata alla rete clandestina che Simioni stava costruendo allo scopo di infiltrare le organizzazioni dell’estrema
sinistra per egemonizzarle inducendole a praticare la sua linea militarista del terrorismo selettivo.»Nel Cpm prima e in Sinistra proletaria poi, Simioni aveva tessuto la sua rete per il passaggio alla clandestinità in gran segreto – lo stesso Curcio ne sapeva ben poco. Era capitato più volte che Simioni si scontrasse “pubblicamente” con qualcuno della sua rete clandestina proprio per buttare fumo negli occhi a noi. Il fatto certo è che dalla primavera del 1970 e per un anno circa Moretti sparisce dalla circolazione, non lo si vede più a nessuna manifestazione politica, non c’è quando nasce “Sinistra proletaria”, e non c’è neanche al convegno di Pecorile dove si decide la fondazione delle BR e il passaggio alla propaganda armata».
La stessa notte si registra un altro episodio. L’ingegner Giorgio Villa, dirigente centrale della Sit-Siemens trova, infilato sotto il tergicristallo dell’auto sportiva parcheggiata in via Vittorio Pisani, un foglio quadrettato:
«Ingegner Villa, quanto durerà la Ferrarina? Fino a quando noi decideremo che è ora di finirla con i teppisti.»
Brigate Rosse
Da “La notte della Repubblica: la nascita delle Brigate Rosse”
Testi
- Sergio Flamigni, La sfinge delle Brigate Rosse. Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti.
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
- Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse
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