Descrizione in viaggio
Due occhi azzurri si muovono frenetici alla ricerca del paesaggio… Occhi che ondeggiano, alla ricerca di dettagli nel passato. Faccia malinconica, non ancora triste, Disinteresse riguardo a tutto ciò che non è passato. O futuro.
Il presente sembra importarle poco, la separa da due persone fondamentali, lontane nello spazio ed estremi del suo tempo.
Gli occhi si fermano su dettagli insignificanti permettendogli di vedere oltre… Forse di abbandonare definitivamente il suo passato, proiettandosi appieno nel suo futuro felice. Forse non regge alla malinconia. Abbandonare questo luogo per l’ennesima volta, abbandonare lui, stavolta forse per sempre.
Viene distratta da altro, si gira per un attimo verso di me e sorride. Poi ritorna con lo sguardo, gli occhi e la mente ai suoi pensieri. Pensieri che lei crede felici, anche se mistificati con quella strana nebbia di dolore che definisce ciò che è stato una volta e che ora non è più.
Il treno si ferma, con lui i pensieri vorticosi di lei. Incomprensibile, nel suo bisogno di continua fuga. Le labbra sono compresse e spinte all’infuori, come a trattenere ricordi che la stanno lasciando. Ancora non riesco a capirla, nonostante questo ultimo stretto contatto.
C’è qualcosa che mi sfugge.
La sua tristezza mi ricorda la mia, sembra però che non voglia darla a vedere. La manifesta soltanto quando crede che nessuno la guardi. Forse non riesce a capire che felicità e tristezza sono incompatibili, o una o l’altra.
O forse ha trovato il senso della vita: l’essere umano – contraddizione si realizza solo nel bisogno di tristezza e gioia. Tristezza e gioia. L’amore…
Le passanti
Fabrizio De Andrè