Gli occhi del drago
Gli occhi del drago è un romanzo di Stephen King pubblicato da Sperling & Kupfer nel 1993.
Scritto nel 1984 da un giovane King, è uno dei suoi libri più atipici. Dedicato a sua figlia Naomi (che da il nome anche a uno dei personaggi) è lei la causa della peculiarità di questo libro. Non avendo l’età sufficiente per leggere i libri del padre, scrive questa storia che sta a metà tra il fantasy e la fiaba.
Leggere un incipit di King che comincia con “C’era una volta” è sempre sconvolgente…
Nel regno di Delain, il vecchio Re Roland cerca di governare il paese come meglio può. Non è un grande re, ma non è nemmeno un re folle. Ha un mago di corte che lo consiglia di nome Flagg, un essere malvagio che cerca di portare alla distruzione il regno pacifico e florido del re che sta servendo. Re Roland ha due figli: Peter, bello, intelligente e giusto, destinato ad essere un grande re; e Thomas, molto più simile al padre, insicuro e geloso del fratello maggiore.
Il male incombe, Flagg trama per far precipitare Delain nell’anarchia e sembra riuscirci, uccidendo re Roland e facendo ricadere la colpa dell’assassinio su Peter…
Se siete appassionati di King e della saga della Torre Nera non vi saranno sfuggite le analogie… Secondo King, infatti, il regno di Delain si trova nell’Entro-Mondo dell’universo dell’Ultimo Cavaliere. Lo stesso obelisco dove Peter verrà rinchiuso è un obelisco di centro metri posto all’interno di una piazza. Il re si chiama Roland. E il mago Flagg? Stesso nome dell’Uomo che Cammina ne l’Ombra dello Scorpione, è sempre lui: Walter O’Dim, Randall Flagg, la nemesi del Pistolero.
Citazioni da “Gli occhi del drago”
“La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”
“Una delle caratteristiche più belle di una storia è come vola il tempo quando non accade niente di significativo. Il tempo reale non è mai così, e probabilmente è un bene”
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