15 Ottobre 1974
I carabinieri irrompono nel covo brigatista di Robbiano di Mediglia (MI) e arrestano Pietro Bassi e Piero Bertolazzi.
Nella base vengono trovate armi e una grande quantità di documenti, un vero e proprio archivio dell’organizzazione.
I carabinieri si appostano nel covo, in attesa dell’arrivo dei brigatisti: arrestano prima Pietro Bassi, poi Piero Bertolazzi; il terzo brigatista catturato, Roberto Ognibene, prima del fermo riesce a sparare uccidendo il maresciallo Felice Maritano.
Nell’archivio brigatista di Robbiano le forze dell’ordine trovano anche la foto cimiteriale di Roberto Dotti (quella sottratta da Franceschini nel cimitero milanese di Musocco), e il giudice istruttore Gian Carlo Caselli noterà con stupore:
«Assai singolare la presenza, tra il materiale asportato al CRD di Milano il 2 maggio 1974 e rinvenuto in Robbiano, di una fotografia di Dotti Roberto tolta dalla tomba di lui. Si rammenta che documenti sottratti al Crd erano stati trovati sull’auto di Curcio e Franceschini. Altri documenti della medesima provenienza saranno recuperati nella base BR di Piacenza».
In relazione alla scoperta del covo BR di Robbiano di Mediglia, il settimanale “Panorama” a fine Ottobre dedica due articoli all’attività di Silvano Girotto come informatore dei carabinieri. Articoli così ricchi di dettagli autentici, che la Procura di Torino, per appurare la fonte che li ha riferiti, interroga la giornalista Chiara Valentini. La giornalista dichiara che la sua fonte è «un tale Franco che venne in redazione all’epoca del sequestro Sossi, e successivamente (previa telefonata) mi fissò vari appuntamenti… Avendo io chiesto al “Franco” come mai fosse stata così facile l’infiltrazione di Girotto nelle BR, il “Franco” rispose che una delle voci era che il Girotto aveva potuto profittare della spaccatura determinatasi nelle BR dopo Padova, spaccatura derivante dal disaccordo di taluni esponenti delle BR circa azioni tipo appunto quella di Padova, spaccatura comunque concretatasi in polemica interna alle BR»
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