25 Luglio 1975
Bruno Caccia deposita la requisitoria per le attività delle Brigate Rosse.
Bruno Caccia è il rappresentante della pubblica accusa.
Nelle 332 pagine illustra le richieste di rinvio a giudizio per 32 imputati: Curcio, Franceschini, Ferrari, Buonavita, Bassi, Bertolazzi, Gallinari, Lazagna, Levati, Carnelutti, Micaletto, Galeotto, Leonetti, Sabatino, Muraca, Raffaele, Savino, Legoratto, Zaini, Carletti, Bolazzi, Peusch, Borgna, Caldi, Costa, Sartoretti, Rabozzi, De Ponti, Ognibene, Lintrani, Paroli, Morlacchi.
Insieme alle certezze, il pubblico ministero esprime numerosi dubbi, considera la situazione «non matura» per altre 28 persone e, per costoro, richiede supplementi d’istruttoria. Gli interrogativi riguardano il gruppo del collettivo politico «La comune» di Lodi, tornato in evidenza, sottolineano glil inquirenti, con l’arresto di Maraschi, il gruppo redazionale di «Controinformazione»; stralciate anche le posizioni degli avvocati Di Giovanni e Stasi.
«Dichiara non doversi procedere nei confronti di Cagol Margherita in Curcio perché i reati a lei ascritti sono estinti per la morte dell’imputata».
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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