Primi di Aprile 1974
Un uomo acquista un rustico sulle colline di Tortona.
Sono i primi di Aprile quando a un mediatore di Tortona, Gino Bagnasco, si presenta un giovane di taglia robusta accompagnato da una bella donna. Dice di chiamarsi Luigi Bertoni, ingegnere nucleare. Cerca una casa isolata, un rustico o una villetta dove trascorrere, nei fine settimana o nel periodo estivo, qualche ora lontano dallo stress e dal lavoro della città. «È fortunato», lo informa il mediatore, «ho proprio quello che chiede». Per mesi non è riuscito a vendere, per conto della cliente Anna Pensa, un rustico sulla collina a circa quattro chilometri da Tortona: una casetta anonima, circondata da campi e vigneti, lontana un centinaio di metri dalla strada comunale che collega Tortona a Sarezzano.
La proprietaria l’aveva fatta rimodernare e posta in vendita per 7 milioni di lire trattabili, ma senza successo.
Col brillante e facoltoso ingegnere l’affare viene concluso in fretta: la casa viene acquistata per 22 milioni di lire, in contanti, e il contratto viene sottoscritto di fronte al notaio Giuseppe Pernigotti. Poi, per mesi, nessuno ricorda più il gentile professionista il quale, di tanto in tanto, come aveva detto, si fa vedere al rustico.
Nella casa in collina verrà custodito Mario Sossi, che verrà rapito il 18 Aprile 1974.
Testi
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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