Cavalieri della tempesta
Il buio ci circonda, circonda un gruppo di anime raccolte intorno al fuoco. C’è qualcosa di rituale, di tribale, in tutto questo. Un grande fuoco al centro, un chilum che passa di mano in mano come un calumet, porte della percezione aperte da droghe sintetiche come se fosseropeyote. Porte aperte con forza, scardinate, quasi. Intorno ci sono alberi, alberi da sottobosco delle prealpi. Alberi e una parete di marmo di Botticino, resti di una cava esaurita. Carne si cuoce sulle braci, lontano dalle tende dove nessuno dormirà, stanotte. Cavalchiamo le tempeste, come se fossimo davvero in grado di farlo. Siamo i profeti dell’autodistruzione, ridiamo sguaiati, perchè ce ne rendiamo conto. Aspettiamo l’alba, che sarà forse in grado di risvegliarci dal torpore post delirium di notti all’adiaccio.
Riders on the storm
The Doors