Ecoparade: arrivano i barbari!
E’ passata più di una settimana da quando abbiamo camminato a ritmo di musica per le strade di Brescia. Siamo partiti dall’Alfa Acciai, miniera inesauribile di Diossina, per dire no alla merda nell’aria che respiriamo, per cercare di affermare con forza che i vostri soldi non valgono i nostri tumori. Che i vostri guadagni sono sulla nostra pelle, che quegli euro andrebbero divisi tra tutti, che voi non potete arricchirvi sul nostro futuro e sul futuro dei nostri figli. C’era tanta gente, all’Ecoparade.
Perlopiù giovani, che hanno deciso di non farsi i cazzi loro camminando per il centro o andando a fare shopping nei vostri centri commerciali; ma c’erano anche famiglie: madri, padri che portavano i figli a spalle, preoccupati per il loro domani; c’erano anziani, che hanno vissuto e combattuto tante guerre e tante battaglie, e ora si sentono derubati di tutto quello che hanno fatto per lasciare un segno.
Abbiamo ballato per chilometri, abbiamo dimostrato che c’è una parte di Brescia che non è indifferente, che è interessata, che non si sente rappresentata e che non vuole assistere senza fare nulla alla distruzione dell’ambiente in cui vive,sacrificato ad un inutile e sterile dio denaro.
E’ stato fantastico vedere i manifestanti prendere possesso dell’aiuola sparti-traffico di piazzale Arnaldo, scacciando per una volta quegli idioti che ostentano (o vogliono ostentare, che è ancora peggio) la loro ricchezza, il loro status sociale.
E’ stato fantastico procedere per Corso Magenta (non mi era mai successo durante tutti i miei anni di manifestazioni) mentre un ritmo reggaeton scandiva i miei passi. Perchè siamo barbari, ma per una volta non ci sono stati scontri, non ci sono stati problemi.
E’ stato fantastico vedere così tante persone, capire che non sono solo, capire che, seppure con prudenza, in fondo c’è ancora qualche speranza.
E’ stato invece tragico vedere i vostri volti divertiti, come se fossimo un circo, invece che persone che stanno urlando la loro disperazione anche per voi.
E’ stato tragico assistere alla vostra preoccupazione, voi cittadini e voi “forze dell’ordine”, che potessimo rovinarvi la vostra triste notte bianca.
E’ stato tragico vedere i vostri volti alla finestra, terrorizzati come se davvero fossimo un’orda barbarica di invasione, oppure schifati come se fossimo un branco di insetti che hanno avuto il coraggio di uscire alla luce del sole.
Ma non ci fermerete, bastardi.
I barbari stanno arrivando, la marea sale, e non siamo più piccole tribù disorganizzate che potete schiacciare a vostro piacimento. Siamo l’orda barbarica che metterà a ferro e fuoco le vostre convinzioni più radicate che distruggeranno il vostro Impero di menzogne e falsità, il vostro sistema di potere, cemento e amianto. E se pensate che possano fermarci ricordate la storia: anche Attila ha saccheggiato Roma, una Roma ben più forte dei vostri politici da giornaletto sporco e le vostre forze armate sadiche e impaurite.
Arrivano i barbari!!!
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