10 Luglio 1976
A Roma viene assassinato a raffiche di mitra il sostituto procuratore Vittorio Occorsio.
Sono le 8:40 quando scatta l’agguato, «firma» il delitto il gruppo nero di Ordine Nuovo, ufficialmente disciolto, volantini vengono ritrovati sulla 125 del giudice.
Ma nel pomeriggio, a Reggio Emilia, uno sconosciuto deposita in una cabina telefonica un comunicato con la stella delle BR nel quale si rivendica il fatto.
Gli inquirenti manifestano subito dubbi sull’autenticità del documento, scritto in un linguaggio assai diverso da quello solitamente usato dai guerriglieri e con l’intestazione ritoccata a penna.
Viene comunque ricordata una breve analisi politica elaborata dai brigatisti nel Novembre 1971.
Diceva, tra l’altro:
Neofascismo sono gli Amati, i Caizzi, gli Occorsio, i Colli, i Calamari e i porci di questa fatta nel vari tribunali della penisola. Ma neofascismo sono anche i Piccoli o i Misasi, gli Agnelli o i Pirelli con la lunga catena dei loro servi, dei loro cani da guardia, dentro e fuori i cancelli delle fabbriche e delle scuole.
Dopo un lungo esame grafico e filologico, gli «esperti» del Ministero degli Interni dichiareranno falso il comunicato di Reggio Emilia.
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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