Mr. Lars, sognatore d’armi – Recensione
Mr. Lars, sognatore d’armi è un romanzo di Philip K. Dick del 1967, pubblicato da La Tribuna (Bigalassia) nel 1970.
Il signor Lars Powerdry è il più grande progettista di armi alla moda del Blocco Ovest. Così viene descritto dallo stesso Dick in apertura del romanzo. Solo che è un’affermazione che andrebbe spiegata. Il Blocco Ovest è il nostro blocco NATO, più o meno, quello occidentale durante la Guerra Fredda e in contrasto con il Blocco Est, quello Sovietico. Essere un progettista di armi alla moda invece è molto più complesso; il signor Lars sogna degli armamenti in uno stato di trance e poi disegna i progetti che l’industria bellica poi realizzerà. Anche il Blocco Est ne ha uno: è una ragazza che si chiama Lilo Topchev e anche lei sogna armi per i Sovietici. In questa situazione di stallo, di minacce, di amicizie che si compromettono sull’orlo di guerre che potrebbero sterminare la razza umana, un’invasione di esseri alieni spaventa entrambi i blocchi come una minaccia a cui sono impreparati e a cui pare non siano in grado di porre rimedio.
Io adoro Philip K. Dick e anche questa storia non delude le aspettative. Romanzo distopico di fantascienza in cui l’autore estremizza le conseguenze del mondo che vive, quello della Guerra Fredda contro l’URSS e del mondo sull’orlo della guerra atomica, condendolo con alieni, poteri paranormali e umorismo. Quello che ne esce è un mondo grottesco ma credibile, fatto di trame sotterranee, di burocrati, di eterni nemici che collaborano nella situazione di crisi, di uomini mediocri che vorrebbero governare il mondo…
Citazioni da “Mr. Lars, sognatore d’armi”
“Non c’è mai stato un momento in cui io sia riuscito veramente a servirgli, fuorché naturalmente nella vecchia situazione, il gioco benevolo che l’Est Spione e il Blocco Ovest hanno continuato per tutti questi anni, l’Era della Ripartizione, quando abbiamo ingannato le moltitudini, i cittadini comuni di entrambe le parti, per il loro bene.”
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