Dieci donne
Dieci donne è un romanzo della scrittrice cilena Marcela Serrano pubblicato da Feltrinelli nel 2011.
La trama del romanzo parla di nove donne che vanno in terapia da una psicologa, Natasha, in una tenuta con un grande giardino appena fuori Santiago del Cile.
Ogni donna si alza e racconta la sua storia. Alla fine l’assistente della psicologa racconterà la storia di Natasha.
Una trama breve, un’espediente narrativo già usato e riusato, ma il libro risulta comunque molto piacevole.
Ogni donna è una donna realistica, con un proprio linguaggio, le proprie ripetizioni, i proprio credibili problemi.
Marcela Serrano non vuole creare dieci archetipi di donna, ma soltanto raccontarci la vita di questi personaggi, con le loro ansie, i loro problemi, le loro vittorie, le loro sconfitte, il loro carattere, le loro priorità.
Le dieci donne sono:
- Francisca, 42 anni, agente immobiliare
- Mané, 71 anni, ex attrice
- Juana, 37 anni, estetista
- Simona, 61 anni, ricercatrice
- Layla, 42 anni, giornalista
- Luisa, 67 anni, donna di servizio
- Guadalupe, 19 anni, studentessa
- Andrea, 43 anni, presentatrice televisiva
- Ana Rosa, 31 anni, impiegata
- Natasha, la psicologa
Citazioni da “Dieci donne”
“Quasi non vedevamo la luce del sole. Mi fa ridere pensare a come le nuove generazioni abbiano la fissa della vita all’aperto. Mistificazioni! Non si nasce né si muore all’aria paerta, tutte le cose importanti succedono all’interno.”
“Nessuno ti tocca. La gente mica si tocca, ed è giusto così. E il sesso è un ricordo sbiadito. Daresti la vita per un abbraccio forte, per quella forza unica che ti sorregge, ti contiene. O per una carezza sui capelli per farti addormentare. A volte, mi sembra di desiderare soltanto questo: una mano sui capelli prima di addormentarmi per sempre.”
“Non importa. Prova ancora. Sbaglia ancora. Sbaglia meglio.”
“Non ci sono fortezze inespugnabili ma solo fortezze che non sono state sufficientemente assediate.”
“Ricordare tutto significa afferrare ogni giorno un coltello affilato e tirarsi via strati di pelle.”
“A Dio non piace la felicità.”
“Il sesso è come la rete che protegge l’equilibrista. Serve a frenare la caduta. Suppongo che se non esistesse la rete non esisterebbe nemmeno l’equilibrismo. Allora, quando per qualche ragione viene tolta la rete, come ci si protegge? Puoi eseguire ogni genere di acrobazie, lassù in alto, facendo sobbalzare tutti per l’emozione e lo scompiglio, perché sai che sotto c’è la rete pronta ad abbracciarti e a fermare il terrore della caduta. Fa parte del gioco, è la regola del gioco. Poi un bel giorno la rete non c’è più… E l’equilibrista, prigioniero delle sue abitudini, insiste a continuare a fare le sue acrobazie. Tasta il vuoto. Abbassa l’altezza della fune per correre meno rischi. Per poter cadere. E naturalmente cade. E si riempie di ferite.”
“L’unica verità è che ogni essere umano è un’isola. E per quanto si sforzi di gettare i ponti, sarà sempre un’isola e tutto il resto è menzogna.”
“Ho vissuto per tanti anni dalla parte sbagliata del silenzio perché ho taciuto e perché non potevo fare altro.”
“Il motivo per cui un’ossessione scelga un oggetto del desiderio e ne rifiuti altri rimane un mistero. Sono arrivata a domandarmi come si possa vivere senza un’idea fissa: è lei che fa la differenza, è lei che rende significativo un futuro altrimenti banale.”
Visitor Rating: 3 Stars
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[…] (anche se in modo meno diretto). Un romanzo che parla di vita, che mi ha ricordato da vicino Dieci donne di Marcela […]