La bussola d’oro

La bussola d’oro è il primo libro della triologia “Queste oscure materie” di Philip Pullman, pubblicato nel 1996 in Italia da Salani.
Ne è stato tratto anche un film nel 2007 prodotto dalla New Line Cinema (la stessa de “Il signore degli Anelli”) con Dakota Blue Richards, Daniel Craig e Nicole Kidman, che sebbene sia abbastanza piacevole non è minimamente all’altezza del romanzo.
Il libro è ambientato in un mondo parallelo al nostro che, nonostante abbia più o meno la stessa geografia sembra più simile all’Europa nei primi anni del Novecento: ci sono zeppelin, carrozze a corrente elettrica… E un dominio incontrastato mondiale basato sulla religione che si chiama Magisterium, con sede in Svizzera.
La principale differenza tra i due mondi è che nel mondo di Pullman tutti gli esseri umani hanno un daimon, una sorta di animale-guida che cambia continuamente forma durante l’infanzia per poi stabilizzarsi nel passaggio all’età adulta.
Lyra è una ragazzina che vive nel college di Oxford, e a 12 anni non ha particolari interessi se non quelli di scorrazzare per gli edifici della scuola e nelle vie della cittadina in compagnia di Roger, suo amico, e di altri bambini gyziani (l’equivalente dei nostri gitani).
All’improvviso la sua vita viene sconvolta dal passaggio degli Ingoiatori, che rubano i bambini insieme ai loro daimon per portarli nell’estremo nord; è il caso del suo amico Roger, che lei giura di salvare, grazie all’aiuto di un manufatto incredibile chiamato alietometro (la bussola d’oro), in grado di svelare la verità e quindi la strada da percorrere.
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