It
It è un romanzo di Stephen King pubblicato da Sperling & Kupfer in questa edizione nel 2002.
Il pagliaccio è un personaggio triste, costretto a fare ridere per forza anche quando non ne ha nessuna voglia.
Per la prima volta Stephen King gli da una nuova connotazione: serial killer, pazzo omicida e simbolo del Male.
Dalla pubblicazione di questo libro (sono passati 25 anni), nell’immaginario collettivo spesso il cerone bianco e i capelli ai lati della testa sono diventati inquietudine, più che divertimento, grazie alla figura di Pennywise, il clown di questo romanzo che si rivelerà essere molto peggio di un assassino.
Il romanzo è ambientato nella cittadina di Derry nel Maine, comunità inventata di sana pianta dal Re del Brivido e luogo di nascita del male, in due periodi storici distinti: 1958 e 1985.
I protagonisti sono gli stessi, un improbabile gruppo di ragazzini un po’ sfigati (chiamano loro stessi il Club dei Perdenti), perseguitati dalla banda dei bulli del quartiere capeggiata da Henry Bowers che cercano di difendersi dalla misteriosa catena di omicidi che assale la cittadina mietendo soprattutto vittime tra i bambini e gli adolescenti. Scopriranno cosa si cela dietro il male di Derry e la affronteranno da uomini. Una volta diventati grandi, memori di una promessa fatta alla fine dell’estate in cui hanno combattuto il clown Pennywise, torneranno al loro paesino d’origine per finire quello che avevano cominciato 27 anni prima.
Citazioni da “It”
“L’energia che si scialaqua con tanta profusione da ragazzi, l’energia che si ritiene non debba, ma esaurirsi, si dilegua fra i diciotto e i ventiquattro anni per essere sostituita da qualcosa di assai più opaco, una sensazione fittizia come quella che ti dà una sniffata: aspirazioni, forse, o traguardi, o comunque voglia chiamarla un qualsiasi universitario rampante. Niente di sconvolgente. Non se ne va tutto d’un colpo, con un grande scoppio. E forse è proprio questo l’aspetto più inquietante, pensa adesso. Non si smette di essere piccoli tutt’a un tratto, con una grande esplosione, come uno di quei palloncini pubblicitari con gli slogan. Il bambino che hai dentro cola fuori, trapela come aria da una foratura in una gomma. E un giorno ti guardi allo specchio e ti trovi faccia a faccia con un adulto. Puoi continuare a portare i blue jeans, puoi continuare ad andare ai concerti di Springsteen e Seger, ti puoi tingere i capelli, ma la faccia che c’è nello specchio è lo stesso quella di un adulto. Ed è successo tutto mentre dormivi, forse, come la visita della fatina dei denti.”
“Le parole non contano quando una cosa funziona”
“La nostra lezione di oggi, cari ragazzi, è che più le cose cambiano, più le cose cambiano. Chiunque sia stato ad affermare che più le cose cambiano più le cose restano uguali era evidentemente un’idiota.”
“E’ necessario che vengano convinti con le parole, convinti ad accettare questo fondamentale legame umano tra il mondo e l’infinito, unico luogo in cui il fluire del sangue umano tocca l’eternità. Non importa. L’unica cosa che importa sono amore e desiderio. Qui in questo buio va benissimo, meglio che in molti altri posti; si, ecco qual’è il segreto, sono amore e desiderio che ti insegnano a volare.”
“La vita ha la brutta abitudine di far cambiare il sapore alle cose”
[…] da “Aforismi di un pazzo“ […]
Visitor Rating: 5 Stars
[…] Stephen King, It […]