17 Giugno 2013
A piazza Taksim a Istanbul Erdem Gündüz resta in piedi in silenzio come protesta silenziosa contro lo sgombero forzato dei dimostranti di Gezi Park.
Alle 6 Gündüz arriva a Taksim, bloccata per impedire ulteriori proteste dei manifestanti di Gezi Park, e si mette al centro della piazza, con diverse bottigliette d’acqua ai piedi, guardando l’Atatürk Cultural Center.
Gündüz voleva rimanare per un lungo periodo (qualche giorno, qualcuno sostiene anche un mese), interrompendo ogni 24 ore per 3 mentre un amico prendeva il suo posto.
L’atto di resistenza non violenta non viene annunciato in anticipo, non ci sono bandiere o cartelli che lo spieghino. La gente numerosa che passa li vicino comincia a fotografarlo e a postarne foto su Twitter.
La polizia gli si avvicina per fargli domande, ma lui non risponde. La polizia non interviene, non sapendo come comportarsi.
Molta gente lo fotografa e comincia a disporsi in cerchio intorno a lui, in una lunga catena umana che dopo molte ore di protesta silenziosa raggiunge le 300 persone.
Alle due di notte la polizia decide di intervenire, arrestando diversi manifestanti con l’accusa di intralcio al traffico. Anche Gündüz viene arrestato, ma subito rilasciato per mancanza di un effettivo reato.
Gündüz diventerà famoso come l’uomo in piedi. Durante la protesta, gli hashtag #standingman e #duranadam (“Standig man” in Turco) diventano virali su Twitter, facendo calare i media internazionali a Istanbul e sul brutale sgombero della notte ai manifestanti di Gezi, dandogli una buona copertura mediatica.