20 Ottobre 2011

20 Ottobre 2011

L’ETA (Euskadi Ta Askatasuna, letteralmente Paese Basco e Libertà) annuncia la fine delle sue attività armate.

L’ETA era un’organizzazione armata basco-nazionalista separatista di ispirazione marxista-leninista, il cui principale scopo era ottenere l’indipendenza del popolo basco dalla Spagna, uno Stato socialista indipendente chiamato Euskal Herria, che rinuisse nel suo territorio la comunità autonoma di Euskadi (Bizkaia, Gipuzkoa e Araba), la Navarra e le province francesi di Lapurdi, Zuberoa e Baxenbarre, tutte accomunate dall’uso della lingua basca, un idioma di origini antichissime e ignote.

Nata nel 1958 dalla scissione degli Ekin dal Partito Nazionalista Basco come associazione studentesca clandestina per sostenere l’indipendentismo basco, si accosta alla lotta armata verso la metà degli anni sessanta.

L’azione più celebre dell’ETA è l’uccisione dell’ammiraglio Luis Carrero Blanco, avvenuto a Madrid il 20 Dicembre 1973; il militare era a capo del governo ed era il successore designato dal dittatore Francisco Franco dopo la sua morte.

Mentre si reca al palazzo del governo dopo la messa, l’auto su cui viaggiava Carrero Blanco salta in aria alzandosi a più di 30 metri d’altezza nel centro, provocando la morte dell’autista e dell’agente di scorta, e la distruzione delle facciate di due edifici e della chiesa. La vettura scavalca la facciata del palazzo e ricade nel cortile interno.

Carrero Blanco viene trovato agonizzante e muore poco dopo in ospedale.

L’ETA è ritenuta responsabile dell’uccisione di oltre 800 persone, ed è considerata un’organizzazione terroristica da diversi Stati, tra cui Stati Uniti d’America e Unione europea.