10 gennaio 1985

10 Gennaio 1985

Il sandinista Daniel Ortega diventa presidente del Nicaragua, continuando la trasformazione del paese verso il socialismo.

Nel luglio 1979 Ortega anima la guerriglia rivoluzionaria d’ispirazione marxista che sconfigge Somoza, diventando una delle cinque persone della giunta, assieme allo scrittore Sergio Ramirez Mercado, l’uomo d’affari Alfonso Robelo Callejas, Violeta Barrios de Chamorro e Moisses Hassan e assumendo in seguito il ruolo di coordinatore della giunta.

Il governo di Daniel Ortega si ispira a Fidel Castro pur mantenendo buoni rapporti con la Chiesa Cattolica locale (tanto da giurare davanti al vescovo di Managua), ma i suoi sforzi nella ricostruzione sociale ed economica sono minati dal profondo deficit lasciato da Somoza e dall’embargo imposto dagli Stati Uniti, i quali temono che un altro governo comunista si affermi in America centrale, e dalla guerriglia dei Contras, armata e appoggiata dalla CIA. In seguito all’embargo statunitense Ortega si avvicina all’URSS di Leonid Il’ič Brežnev e di Yury Andropov perdendo così l’appoggio del Vaticano e di Papa Giovanni Paolo II.

Il 4 novembre 1984 il suo partito vince le elezioni presidenziali (67% dei voti favorevoli) legittimandolo a potere dopo 25 anni di lotta, insieme al fratello Humberto che diviene Ministro della Difesa. Il voto viene contestato dagli Stati Uniti, ma approvato dall’Associazione professionale di studiosi Latino-americani (LASA).

Nel corso del mandato Ortega venne più volte in visita in Italia, incontrando il Papa, rilasciando un’intervista a Giovanni Minoli per la trasmissione televisiva Mixer e incontrando vari governi italiani tra cui il presidente del consiglio Bettino Craxi per discutere dell’estradizione di militanti delle Brigate Rosse e altri gruppi rivoluzionari fuggiti in Nicaragua.

Uno di loro, Manlio Grillo (poi condannato con sentenza passata in giudicato per le vicende relative al rogo di Primavalle) fu insegnante di tutti i figli del presidente e diversi altri trovarono modo di iniziare nel paese caraibico una nuova vita lavorativa.

Il governo presieduto da Ortega varerà nel luglio del 1981 la prima riforma agraria del paese; il 9 gennaio 1987 promulgherà la prima costituzione nicaraguense e nello stesso anno istituirà una commissione di pace per la riconciliazione nazionale.

Il 25 febbraio 1990, dopo una massiccia amnistia concessa ai detenuti politici (principalmente Contras e Guardie di Somoza), nuove elezioni vedranno la disfatta del FSLN e la vittoria della ex alleata Violeta Barrios de Chamorro, fondatrice dell’alleanza di 14 partiti UNO (Unión Nacional Opositora), finanziata e appoggiata dall’amministrazione di George Bush.

Il 5 Novembre 2006 tornerà al potere per il secondo mandato presidenziale.


10 Gennaio 1917

Le Silent Sentinels cominciano la protesta per ottenere il suffragio universale, fuori dalla Casa Bianca. Continueranno fino al Giugno 1919.

Le Silent Sentinels sono un gruppo di donne che lottano per ottenere il voto delle donne, organizzate da Alice Paul e dal National Woman’s Party. Protestano di fronte alla Casa Bianca durante la presidenza di Woodrow Wilson dopo averlo incontrato il 9 Gennaio 1917. Durante l’incontro il presidente promette di sensibilizzare la pubblica opinione sul tema del voto alle donne.

Le manifestanti cominciano così a restare di fronte alla Casa Bianca come costante promemoria della promessa che viene fatta loro.

In un primo momento vengono tollerate, ma ben presto cominceranno ad essere arrestate per ostruzione del traffico.

Le donne continueranno comunque a protestare per sei giorni a settimana fino al 4 Giugno 1919, quando il 19° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti non verrà approvato sia dal Congresso che dal Senato.

Il nome di Silent Sentinels gli viene dato proprio a causa della protesta silenziosa. Usando il silenzio come forma di protesta, si alternano circa 2000 donne nei due anni e mezzo di presidio: vengono aggredite, arrestate e trattate ingiustamente dalle autorità statunitensi, oltre alle torture e agli abusi inflitti loro durante la Notte del Terrore, il 14 Novembre 1917.