1 Maggio 2008

1 Maggio 2008

A Verona Nicola Tommasoli viene massacrato a calci e a pugni da un gruppo di neofascisti.

Cinque ragazzi, tutti tra i 18 e i 20 anni, militanti della destra radicale, in cerca di persone che abbiano un modo di vestire o di pensare diverso dal loro.

I giornali inizialmente la descrivono come una rissa, la versione ufficiale è che l’aggressione è stata causata dal non aver offerto una sigaretta.

Nicola muore dopo 72 ore di agonia per l’emorragia cerebrale causata dal pestaggio. Vengono fermati cinque ragazzi, accusati di averlo picchiato e ucciso: Raffaele Dalle Donne, il «Raffa», 19enne; Guglielmo Corsi detto «il biondo», 19enne; Andrea Vesentini, 20enne; Federico Perini, detto il «Peri» e Nicolò Veneri, il «Tarabuio». Gli ultimi due stavano tentando la fuga a Londra. Alcuni sono militanti di Forza Nuova, che però come spesso accade li disconosce e li liquida come «riempi-lista».

Resta una lapide in Corticella Leoni, dettata dalla madre:

«Qui il 1° Maggio 2008 è stato strappato alla sua giovane vita Nicola Tommasoli. Il suo ricordo sia per tutti un richiamo ai valori di rispetto della vita umana, di tolleranza e convivenza civile il cui smarrimento fu causa della sua scomparsa».

1 Maggio 1994

1 Maggio

Il pilota di Formula 1, Ayrton Senna muore durante il Gran Premio di San Marino.

Le prove del Gran Premio di Imola, cominciate in malo modo il venerdì con l’incidente di Rubens Barrichello alla variante bassa (senza gravi conseguenze), e funestate il sabato dall’incidente mortale di Roland Ratzenberger alla curva Villeneuve, segneranno profondamente lo stato d’animo di Ayrton e lo porteranno a correre con la bandiera austriaca nella monoposto, pensando di sventolarla in caso di vittoria in segno di solidarietà (tale bandiera fu poi rinvenuta all’interno dei resti della Williams dopo l’incidente, intrisa del sangue del pilota brasiliano). La corsa cominciò con un incidente alla partenza tra J.J. Lehto e Pedro Lamy, in cui i rottami delle vetture provocarono il ferimento di alcuni spettatori. La safety car, entrata in pista a seguito dell’incidente, vi rimase fino alla fine del 5º giro. Dopo la ripartenza, durante il 7º giro, Senna uscì di pista ad altissima velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo. Sono le 14:17. Il piantone era stato modificato e allungato nella notte dopo le prove cronometrate, dopo che Senna aveva chiesto di migliorare la visibilità della strumentazione. La saldatura manuale si mostrò però insufficiente a reggere le sollecitazioni della gara, togliendo al pilota il controllo totale della vettura durante la percorrenza della curva.

Nel 1996 Lucio Dalla gli dedica una canzone, Ayrton.

Ayrton
Lucio Dalla


1 Maggio 1991

1 Maggio

In seguito all’occupazione di uno stabile, a Napoli nasce il centro sociale occupato autogestito Officina 99.

L’Officina 99 ha sede in uno stabile abbandonato nel cuore del quartiere Gianturco di Napoli, occupato il 1º maggio del 1991, verrà rioccupato il 22 settembre dello stesso anno (e celebrato dalla canzone Curre Curre Guagliò dei 99 Posse, nati in questo centro sociale e che dal centro sociale prendono il nome).

Nel Luglio 2005 lo stabile viene acquistato dal Comune di Napoli che vuole destinarlo ad uso sociale, “mettendo in regola” lo stato giuridico del Centro Sociale.


1 Maggio 1947

1 Maggio

Nella strage di Portella della Ginestra vengono assassinate 11 persone (2 bambini e 9 adulti) e 27 sono ferite.

Nel 1947 la Festa dei Lavoratori era tornata ad essere festeggiata il Primo Maggio; era stata spostata al 21 Aprile (Natale di Roma) durante il fascismo.
A Portella della Ginestra, in provincia di Palermo (precisamente nella Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello) si riuniscono circa 2000 lavoratori, per la maggior parte contadini, per manifestare contro il latifondismo a favore dell’occupazione delle terre incolte, e soprattutto per celebrare la vittoria del Blocco del Popolo alle elezioni per la Regione Sicilia, svoltesi il 20 Aprile 1947, che avevano visto trionfare il blocco PSI – PCI contro la DC.

All’improvviso dal monte Pelavet partono diverse scariche di mitra sulla folla, causando la morte di 11 persone, tra cui 9 adulti e 2 bambini, oltre che a 27 feriti.

Nel mese successivo saranno trovati diversi volantini firmati dal bandito Salvatore Giuliano su molti luoghi di attentato con mitra e bombe a mano a sedi del PCI (Monreale, Carini, Cinisi, Terrasini, Borgetto, Partinico, San Giuseppe Jato e San Cipriello), in cui l’ex colonnello dell’E.V.I.S. (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia) Giuliano incitava a ribellarsi contro il comunismo.

Già il giorno dopo l’attentato a Portella dell Ginestra Mario Scelba interverrà all’Assemblea Costituente affermando che le cause della strage non hanno finalità politica o terroristica.

Il processo che si apre nel 1950 e si concluderà nel 1953 vede come unici colpevoli Salvatore Giuliano (già morto) e i suoi uomini.

In tempi più recenti numerosi studi sono arrivati a conclusioni diverse:

“Sugli scenari che si aprirono con Portella della Ginestra, alcuni quesiti rimangono aperti ancora oggi: fino a che punto quegli eventi tragici videro realmente delle correità di Stato? E quali furono al riguardo le effettive responsabilità, dirette e indirette, di taluni personaggi chiamati in causa per nome dai banditi e da altri? Fra l’oggi e quei lontani avvenimenti vige, a ben vedere, un preciso nesso. Nel pianoro di Portella venne forgiato infatti un peculiare concetto della politica che giunge in sostanza sino a noi.”

Il binomio Giuliano-Scelba
Carlo Ruta

A Portella della Ginestra nasce la strategia della tensione. A Portella della Ginestra nasce la lotta al Comunismo e agli Anarchici richiesta dal governo Statunitense per accedere ai fondi del Piano Marshall. A Portella della Ginestra continua il fascismo.

Segreti di Stato
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