
10 Dicembre 1920
In località Colle San Lorenzo (provincia di Rieti) al rientro da una manifestazione di braccianti per l’aumento delle paghe e la ridefinizione dei patti colonici, 11 manifestanti (tra cui 2 donne) vengono uccisə dai reali carabinieri. Altri 13 restano feriti.
I braccianti cercavano di fare valere l’attuazione dei patti colonici, che sarebbe riuscita a migliorare le condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti. Spesso tale attuazione non riusciva ad avvenire perché i braccianti che provenivano dall’Alta Sabina erano inesperti e abbastanza disperati da non fare domande sulle loro condizioni di lavoro. Solo il confronto con i loro compagni li rese coscienti dei propri diritti. Invece di combattere tra di loro per creare l’ennesima inutile guerra disperata tra povere, si unirono per combattere il potere.
95 anni dopo, nell’Italia del Terzo Millennio, non è cambiato nulla. Dovremmo imparare dai morti di Fara in Sabina. Dovremmo ricordare cosa vuol dire battersi per delle condizioni di lavoro migliore, invece che subire queste misure di austerity giustificate da una crisi che non siamo stati noi a creare.
Gli 11 lavoratorə mortə erano:
- Francesco Lazzaro
- Giuseppe Giovannini
- Angelo Perini
- Leonilde Bonanni
- Tullio Joschi
- Antonio Di Marco
- Luisa Turchetti
- Marcello Vittori
- Carlo Marini
- Luigi Pandolfi
- Vincenzo Salusesto di Luigi