8 Maggio 1951
La prima bomba a fissione-fusione della storia libera un’energia di alcune centinaia di chilotoni. Il test, rinominato “George.” avviene sull’Atollo di Enewetak nelle Isole Marshall per conto degli USA.
Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione residente viene evacuata, perlopiù contro la propria volontà, proprio perché l’atollo viene destinato a sito per i test nucleari.
Questi test cominciarono nel 1948 e terminarono nel 1962. Sempre su questo atollo sarà provata, il 1º novembre 1952 alle ore 7:15 (ora locale), la prima bomba all’idrogeno, denominata Ivy Mike. Tale deflagrazione esprimerà una potenza di 10.4 Megaton (mille volte superiore a quella sganciata su Hiroshima), distruggendo l’isola di Elugelab e altri isolotti adiacenti.
La popolazione comincerà ritornare sull’isola negli anni ’70 e il 15 maggio 1977 il governo degli Stati Uniti inizierà la rimozione del terreno e di altri materiali dall’atollo, dichiarandolo sicuro nel 1980.
Il test fa parte dell’Operation Greenhouse, la quinta serie di test nucleari condotta dagli Stati Uniti, la seconda condotta nel 1951 e la prima intesa come serie atta allo sviluppo di armi termonucleari.
Condotta nel Pacific Proving Grounds, tutti i dispositivi nucleari furono montati su torri d’acciaio per simulare un lancio aereo.
L’operazione, oltre che rappresentare un passo decisivo verso lo sviluppo di nuove armi, mirava a diminuire le dimensioni, il peso e la quantità di materiale fissile.