Recensione di L’estate della tua vita di Lucy Morton
L’estate della tua vita è un romanzo di Lucy Morton tradotto da Silvia Cipriani distribuito da Babelcube su Amazon nel 2017.
Autore: Lucy Morton
ASIN: B071RFTSLG
Genere: Romanzo Rosa
Casa Editrice: Babelcube
Data di pubblicazione: 2017-04-20
Lingua: Italiano
Formato: eBook
Pagine: 95
Goodreads
Anobii
L’estate della tua vita è un romanzo rosa, un genere di romanzo che non mi è propriamente congeniale e che molto probabilmente non riesco a capire. Mi è stato inviato dalla traduttrice Silvia Cipriani, che l’ha tradotto nella sua versione italiana.
Kate è una ragazza newyorkese che sta per sposarsi con il suo principe azzurro. Solo che sull’altare, al momento del fatidico “sì”, la abbandona per il suo migliore amico, con cui ha una relazione da anni.
Stuart è un attore di pubblicità, che per qualche motivo che non conosciamo, vive una vita all’insegna del sesso occasionale e dell’ubriachezza molesta nei peggiori bar della Grande Mela.
Kate vola sull’isola di Icaria, in Grecia, con i biglietti della luna di Miele.
Anche Stuart vola sull’isola di Icaria.
I due si incontrano e si odiano a prima vista sull’aereo. Poi atterrano, e scoprono di essere entrambi residenti di Villa Dimitri. Come andrà a finire?
La struttura del romanzo è un alternarsi tra i due punti di vista dei protagonisti in un lasso di tempo di qualche settimana. È ambientato tra New York e l’Isola di Icaria, anche se le descrizioni dei luoghi lasciano molto (troppo) spazio all’immaginario collettivo più che alle indicazioni dell’autrice.
A me il romanzo non è piaciuto per due ragioni: la prima è una trama troppo scontata, già vista. Si spera sempre che la situazione non si evolva come immaginiamo, e invece purtroppo è esattamente così.
La seconda è il sessismo che pervade il personaggio femminile: aleggia sempre sopra di lei la minaccia di rimanere sola, di restare zitella, di non riuscire a sposarsi come se questo fosse l’obiettivo della vita di ogni donna. E non credo basti inserire un “Vademecum della perfetta femminista” (ad opera di un uomo, peraltro) per cambiare le cose.
Sui commenti di Amazon ho letto una recensione da 5 stelle giustificate dal fatto che questo romanzo ricordava i romanzi Harmony. Io devo essere sincero: non li ho mai letti. Nessuno di loro è mai stato in lizza per il Nobel.
Nota positiva la traduzione: il testo scorre bene, è veloce e ottimamente scritto; non conosco il testo originale, ma il lavoro di Silvia Cipriani è stato ottimo. Speriamo che traduca romanzi più interessanti in futuro, sarei felice di recensirli.
Pro
- Ha solo 95 pagine
- Scrittura scorrevole
Contro
- Trama banalissima
- Personaggi poco curati
- Sessismo
- È un romanzo rosa