16 Giugno 1976

Una marcia pacifica di 15.000 studenti di Soweto, in Sudafrica, si trasforma in rivolta nel momento in cui la polizia spara sulla folla.

I manifestanti marciano dalle loro scuole superiori verso lo stadio di Orlando per protestare contro l’insegnamento dell’Afrikaans a scuola. La marcia è promossa dal Soweto Students’ Representative Council’s Action Committee (SSRC), con il supporto del Black Consciousness Movement. Anche gli insegnanti di Soweto supportano la manifestazione, visto il carattere non violento della protesta.

Durante il tragitto trovano le barricate predisposte dalla polizia lungo il loro itinerario. I leader della manifestazione chiedono alla folla di non provocare la polizia e di muoversi lungo un altro itinerario, eventualmente concludendo il corteo alla Orlando High School. Gli studenti cantano slogan che hanno anche scritto sui cartelli: “Down with Afrikaans”, “Viva Azania” e “If we must do Afrikaans, Vorster must do Zulu”.

La polizia sguinzaglia i cani sulla folla, che riesce a ucciderli. A quel punto le “forze dell’ordine” cominciano a sparare sui ragazzi.

Uno dei primi studenti a morire è Hector Pieterson, 13 anni. Gli sparano alla Orlando West High School, e diventerà il simobolo della rivolta. Gli attacchi della polizia continuano, e saranno 23 i morti del primo giorno di scontri.

La violenza aumenta, i manifestanti assaltano i negozi di alcolici (visti come avamposti del governo dell’Apartheid). Solo la notte sembra esserci pace, con la polizia che pattuglia le strade con veicoli blindati.

Gli ospedali sono pieni di ragazzi feriti e sanguinanti. La polizia ordina ai medici di fornire gli elenchi delle vittime di arma da fuoco, ma molti medici rifiutano di compilare gli elenchi, spesso indicando come ascessi le ferite di arma da fuoco.

Il giorno successivo 1,500 poliziotti in tenuta anti-sommossa, armati di fucili automatici e carabine pattugliano le strade in veicoli blindati con elicotteri a supporto. Arriva anche l’esercito sudafricano, a mostrare la forza militare degli Afrikaans.

Il numero ufficiale dei morti è di 176, ma si stima possano essere più di 700. Il numero che verrà fornito dal governo è di 23 vittime.
I feriti saranno più di un migliaio.