13 Marzo 1972
A Cesano Boscone (MI) le BR sequestrano Bartolomeo Di Mino, esponente del MSI, e mandano poi la fotografia al “Corriere della Sera”.
Quattro uomini e una ragazza irrompono, poco dopo le 22, nella sede del MSI di Cesano Boscone.
All’interno c’è solo il fiduciario, Bartolomeo Di Mino.
Viene colpito con pugni e calci, poi i brigatisti gli sigillano la bocca non nastro adesivo, lo ammanettano, gli serrano le caviglie con una catena e lo fotografano.
Prima di andarsene la ragazza scrive sulle pareti con una bomboletta di vernice spray rossa:
«Niente resterà impunito. Brigate Rosse».
Il nucleo armato si allontana con un pacco di documenti e con una macchina da scrivere.
Alla redazione del «Corriere della Sera» viene recapitata, quarantotto ore dopo, una busta con la foto di Di Mino, pesto e legato, e un ciclostilato dal titolo «Guerra ai fascisti».
«Le Brigate Rosse hanno occupato e perquisito la sede del MSI di Cesano Boscone rendendo all’impotenza il fascista presente.
[…]L’unica democrazia per gli sfruttati è il fucile sulla spalla degli operai. La strada che hanno preso è dunque quella della risposta diretta alla controrivoluzione armata dei padroni, e quella della giustizia proletaria esercitata dal popolo in armi.
I fascisti assassini non devono disporre di alcuna agibilità politica nei nostri quartieri, nelle nostre fabbriche né altrove. Per questo ora diciamo: «Questa sede si deve chiudere, si deve chiudere in fretta». Altrimenti ci penseremo noi e sarà peggio. A Milano, a Torino, a Roma e altrove le Brigate Rosse insieme al movimento di resistenza popolare hanno combattuto al grido «contro il fascismo guerra di classe». Hanno distrutto sedi, perquisito case, requisito armi, sequestrato documenti, incendiato macchine, case, negozi, arrestato e interrogato squadristi. Nessun fascista si illuda. Le Brigate Rosse andranno avanti su questa via, la via della lotta armata contro il fascismo e contro lo stato. Il voto non paga! Prendiamo il fucile!»
- Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate Rosse
- Vincenzo Tessandori. BR Imputazione: banda armata. Cronaca e documenti delle Brigate Rosse.
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