Recensione di Camera n°15 di Giustina Gnasso
Camera n°15 è un romanzo di Giustina Gnasso pubblicato da Libromania nel Novembre 2016.
Autore: Giustina Gnasso
ISBN: 9788899797263
Genere: Thriller
Casa Editrice: Libromania
Data di pubblicazione: 2016-11-29
Lingua: Italiano
Formato: eBook
Pagine: 116
Goodreads
Anobii
Marta è una ragazza che lavora in un piccolo albergo di Milano vicino alla Stazione Centrale. Un albergo noioso e ormai fatiscente, lontano dai fasti del passato. La noia scompare all’improvviso quando un giapponese di mezza età, Akira Watanabe, arriva all’albergo e viene trovato morto la mattina successiva. Una serie di eventi sempre più strani e inquietanti sconvolgeranno la vita di Marta e dei suoi colleghi.
Camera n°15 è un romanzo molto snello e piacevole.
La scrittura di Giustina Gnasso è fluida e curata; sono buone le descrizioni sia degli ambienti che dei protagonisti, sono credibili i dialoghi e anche la scelta dei personaggi è molto interessante (Hirokichi uno dei miei preferiti in assoluto). La narrazione segue una trama lineare e cronologica degli eventi che crea un senso di avvicinamento alle vicende e ai personaggi da parte del protagonista, ed è anch’essa credibile e con un suo senso.
Il romanzo è a metà strada tra un thriller, un horror e un noir, senza mai appartenere per forza ad uno di questi tre generi. Le ambientazioni notturne di una Milano nebbiosa e quasi decadente sono davvero un’ottima cornice per la storia di Marta, del suo collega Marco e delle morti misteriose a cui vanno incontro i loro colleghi.
Un libro perfetto? No, purtroppo no. E dispiace perché manca davvero poco.
Manca di approfondimento… Approfondimento sulla storia di Angela, il personaggio esterno alla routine del piccolo albergo, che secondo me andava sviluppata molto di più; approfondimento sulla tradizione giapponese che giustifica di fatto la sospensione dell’incredulità all’interno del romanzo; approfondimento sulle storie passate dei due protagonisti, che invece vengono citate soltanto come dei piccoli flash…
È che a questi personaggi ci si affeziona, ed è un peccato non conoscerli un po’ di più.
Al di là delle integrazioni che mi sarebbero piaciute (e che rimangono un’opinione del tutto personale) credo che il romanzo di Giustina Gnasso sia un’ottimo romanzo; senza la pretesa di cambiare la vita al lettore ma con la certezza di fargli passare momenti di bella lettura.
Abbastanza originale e con un finale non così scontato.
Pro
- Lo stile di scrittura
- La trama
- Il finale
- La Milano nebbiosa che fa da sfondo
Contro
- La brevità
- La mancanza di approfondimento
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