Recensione di Donne informate sui fatti di Carlo Fruttero
Donne informate sui fatti è un romanzo di Carlo Fruttero pubblicato da Arnoldo Mondadori nel 2006.
Donne informate sui fatti è un romanzo costruito in maniera impeccabile da uno dei più grandi romanzieri italiani del novecento. In coppia con Lucentini ha scritto numerosi capolavori (Enigma in luogo di mare, Il palio delle contrade morte, tanto per citarne un paio) e ha continuato anche dopo la morte del collega.
Questo Donne informate sui fatti è costruito con la tecnica dei punti di vista: otto donne danno la loro opinione su un omicidio avvenuto a Torino, dove una donna viene trovata in un fosso. Sembra una prostituta, ma non lo è; o meglio, non lo è più. È la moglie di un famoso banchiere.
La bidella e la barista che trovano il corpo, la carabiniera che affianca le indagini, la figlia e la migliore amica del marito della vittima, la volontaria del centro di accoglienza, la giornalista di una piccola televisione locale che cerca di carpire qualche informazione qua e là, la vecchia contessa che forse darà una svolta alle indagini.
Otto voci diverse di otto donne diverse; tutte con la loro personalità, con la loro visione della vicenda e con la loro piccola verità da raccontare. Spicchi di verità che, raccolti insieme, ci porteranno alla verità. Forse.
Un romanzo ottimamente costruito, che ha solo qualche piccolo difetto; una trama tutto sommato non molto originale, e forse una certa dose di stereotipi che avrebbero potuto essere evitati e rendere il romanzo ancora più completo e originale.
Per il resto un maestro della narrazione italiana che ci guida attraverso una delle città che conosce meglio, Torino, rimbalzando tra i punti di vista di queste otto donne.
Citazioni da “Donne informate sui fatti”
“Tiriamo fuori tutto, liberiamoci, guardiamo in faccia la verità. Ma dov’è la verità, che diavolo di faccia avrà mai? Le giri intorno da tutte le parti e te la ritrovi sempre di profilo, massimo di tre quarti. Pura e semplice perdita di tempo”.