15 Maggio 1975
A Milano un commando brigatista fa irruzione nello studio di Massimo De Carolis.
A Mestre viene perquisita una sede democristiana.
A Torino vengono incendiate nove auto di “sindacalisti gialli” (di destra).
Massimo De Carolis è capogruppo DC al Comune di Milano, esponente della destra democristiana, leader della reazionaria “Maggioranza silenziosa” e grande estimatore di Sogno; l’uomo politico viene “gambizzato”, cioè ferito a una gamba con un colpo di pistola.
«Il proiettile estratto dalla gamba dell’avvocato è sottoposto a esame balistico, [e l’esame avrà] conclusioni clamorose: la pistola che ha sparato contro De Carolis è la stessa che, nel giugno 1974, uccise i due missini a Padova».
Il volantino BR di rivendicazione dell’attentato a De Carolis è caratterizzato da un linguaggio inusuale, del tutto diverso dai precedenti proclami. Molto singolare anche il contenuto: un attacco alla sola Democrazia cristiana, comprensivo di analisi sulla «DC cittadina e regionale» e sul ruolo della corrente di De Carolis “Iniziativa democratica” all’interno del partito.
Il volantino cita Edgardo Sogno, e contiene «alcune notizie già pubblicate nell’ottobre del 1973 dalla “Agenzia A diretta dal provocatore torinese Luigi Cavallo»
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